AAA cercasi farmacisti. Croce “Calo demografico senza precedenti”

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A sottolinearlo il Presidente della Cassa di previdenza Emilio Croce che in un’intervista a Farmacista33 traccia il quadro della situazione ed evidenzia come “anche il tasso di disoccupazione che fino a pochi anni fa aveva attirato le attenzioni della categoria, è, oggi, pari a circa il 2%, il più basso in assoluto mai registrato”.

“Oggi» – spiega Croce  nell’intervista – molti esercizi farmaceutici presentano difficoltà nell’assumere personale laureato ed è indiscutibile che ci sia carenza di farmacisti, in conseguenza del trend demografico in atto – va ricordato che il nostro Paese sta attraversando un calo demografico senza precedenti -, della apertura di oltre mille farmacie sul territorio nazionale a seguito del concorso straordinario, dell’avvento delle società di capitali nella gestione delle farmacie, del pensionamento nel sistema generale obbligatorio gestito dall’Inps di numerosi colleghi che hanno beneficiato della quota 100 per ottenere la pensione anticipata. Sulla base dei dati di bilancio 2021, approvato di recente dal Consiglio Nazionale dell’Enpaf, il numero dei colleghi che, dai nostri archivi, risultano disoccupati è meno di 1.900, su oltre 99 mila iscritti. In buona sostanza, il tasso di disoccupazione è circa il 2%: il più basso in assoluto mai registrato». Un dato positivo per la categoria, visto che fino a poco prima della crisi sanitaria era stata segnalata una crescita per questo valore – anche se con un trend, rispetto all’andamento complessivo di altri settori del Paese, meno rapido”.

“Tra il 2020 e il 2021 l’incremento degli iscritti è pari a 1.329 unità. In particolare – evidenzia il Presidente dell’Enpaf –  l’Ente ha registrato 3.763 nuove iscrizioni (nel 2020 erano 3.917) con 2.434 cancellazioni, in leggera contrazione rispetto all’anno precedente. Nel 2021 il numero degli iscritti deceduti, pari a 202 unità, è il dato più alto dell’ultimo quadriennio. Nello stesso anno, oltre 1.400 colleghi sono andati in pensione e di conseguenza, la gran parte di essi ha provveduto a richiedere la cancellazione dall’Ordine e il numero di coloro che, con età inferiore a 50 anni, si sono cancellati è pari a circa 1.000 unità. Sulla base di tali dati emerge che le cancellazioni di coloro che sono in piena attività di lavoro è inferiore all’1% del totale degli iscritti e la causa determinante, in molti casi, deriva dall’avvio di una nuova attività per la quale non è necessaria l’iscrizione all’Albo”.

E il Presidente Croce conclude ricordando “che l’Ente, nel corso del 2021, ha erogato prestazioni per oltre 167 milioni, di cui 4,5 milioni a titolo di indennità per i colleghi colpiti da Covid, inclusi i lavoratori dipendenti già coperti dall’Inps”. Ma non solo, il Cda dell’Ente ha attenuato al massimo l’obbligo contributivo per chi gode di altra previdenza obbligatoria, “riconoscendo, al contempo, le tutele di welfare allargato senza alcun onere aggiuntivo per tutti gli iscritti, anche ai contribuenti di solidarietà”.”