La Campania per l’agricoltura “senza azoto”

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Tramite il decreto dirigenziale 275 dell’11 luglio 2022, la Regione Campania ha approvato il bando “Misure non connesse alla superficie e/o animali – Tipologia di intervento 4.1.5: Investimenti finalizzati all’abbattimento del contenuto di azoto e alla valorizzazione agronomica dei reflui zootecnici – Approvazione bandi di attuazione e relativi allegati”.

La tipologia di intervento finanzia investimenti nelle aziende zootecniche della filiera bufalina campana specificamente indirizzati a migliorare la gestione dei reflui e la loro utilizzazione agronomica attraverso l’introduzione di innovazioni tecnologiche e di processo in grado di ridurre gli apporti inquinanti alle risorse idriche e le emissioni in atmosfera.

Possono fare domanda:

I Beneficiari del bando sono agricoltori singoli e associati, che aderiscono al bando:

  • in forma singola, come imprenditori individuali o società, anche cooperative;
  • in forma collettiva, come consorzi ordinari tra imprese, raggruppamenti temporanei di imprese, aggregazioni tra imprese aderenti al contratto di rete.

 

L’agevolazione finanzia

Spese ammissibili:

La tipologia finanzia investimenti per il trattamento degli effluenti, finalizzato alla riduzione del contenuto di azoto nei digestati liquidi e solidi o nei reflui zootecnici tal quali, realizzato attraverso sistemi riconducibili alle tipologie previste e descritte dalle Linee Guida tecnico-scientifiche approvate con DGR n. 546 del 12.11.2019 e aggiornate con DRD 270 del 6.09.2021 (sistemi biologici, chimico-fisici, compostaggio non convenzionale).

A monte dei sistemi di rimozione dell’azoto e in stretta connessione con essi sono finanziabili impianti di digestione anaerobica finalizzati a soddisfare il fabbisogno energetico dei sistemi di rimozione dell’azoto e altri interventi necessari alla razionale gestione dei reflui in un’ottica di economia circolare.

 

Condizioni di ammissibilità

I dati aziendali devono essere riscontrabili dal fascicolo aziendale completo, aggiornato e validato; i richiedenti devono essere iscritti alla C.C.I.A.A con codice ATECO 01 e assicurare il possesso dei beni su cui realizzare gli investimenti; gli investimenti devono essere al servizio di allevamenti bufalini in ZVNOA; le aziende zootecniche devono essere iscritte all’ASL e in regola con gli adempimenti di cui alla DGR 585/2020.

I progetti devono obbligatoriamente prevedere uno dei sistemi di abbattimento dell’azoto individuati con l’abbattimento di almeno il 40% dell’azoto totale tra matrici in entrata e matrici in uscita. Gli impianti di biogas eventualmente previsti devono avere potenza inferiore a 999 kWatt, essere alimentati al 70% da effluenti zootecnici e per il restante 30% da matrici ammesse, devono essere dimensionati al fabbisogno aziendale con divieto di vendita di energia, devono recuperare almeno il 50% dell’energia termica prodotta.

 

Tipo di sostegno

L’aiuto è concesso sotto forma di contributo in conto capitale sulla spesa ammissibile. L’aliquota massima di sostegno è pari al 50%, della spesa ammessa a finanziamento.

La spesa massima ammissibile a contributo è fissata a 4 milioni di euro, sia per le aziende singole che, cumulativamente, per le aziende associate

Il bando ha come scadenza il 30 settembre 2022.

Al seguente link le informazioni relative alla documentazione necessaria alla presentazione della domanda.