Adepp, peccato per equo compenso. Ripartire da consenso per migliorare

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“È un peccato che il Parlamento abbia perso l’occasione per approvare una legge sull’equo compenso, un provvedimento necessario per dare dignità al lavoro professionale e autonomo”, così Alberto Oliveti, presidente dell’Adepp, l’associazione delle casse di previdenza dei professionisti.

“Speriamo che la legge venga ripresa in mano giù dal 26 settembre, partendo dal consenso trasversale che aveva raccolto e cogliendo l’occasione per due modifiche importanti – aggiunge il presidente dell’Adepp –. Da un lato è necessario che i professionisti iscritti agli Ordini non siano discriminati da possibili sanzioni che riguarderebbero solo loro e non i concorrenti. D’altro canto è importante che l’equo compenso venga affermato non solo per le prestazioni nei confronti della pubblica amministrazione, ma anche nel settore privato.”

E intanto il Parlamento Europeo ha approvato la direttiva per il salario minimo che “deve garantire un  tenore di vita dignitoso”.

La nuova direttiva si applicherà a tutti i lavoratori dell’Unione europea con un contratto di lavoro. Nell’articolo pubblicato sul sito www.adepp.info tutte le informazioni sulla direttiva i i commenti dei relatori della norma nonché le prossime tappe previste.