Editoriale. Stallone “Buona parte dei giovani italiani non ha alcun contatto con il mondo del lavoro”

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di Tiziana Stallone *

La questione dell’occupazione giovanile e del futuro lavorativo delle nuove generazioni è al centro del dibattito pubblico e in cima alle agende dei nostri politici da ormai diversi decenni. La crisi legata prima alla pandemia, alla guerra in Ucraina e in seguito al caro energia ha dato un ulteriore colpo ad una situazione negativa che, da tempo, classifica l’Italia tra i Paesi con il più alto tasso di disoccupazione giovanile.

Buona parte dei giovani italiani non ha alcun contatto con il mondo del lavoro, a cui accede ad un’età media di oltre 25 anni, età che per forza di cose cresce quando si consegue una laura, si sostiene l’esame di Stato e si sceglie di intraprendere la libera professione. Troppo alto ancora è il tasso di dispersione scolastica e di abbandono universitario.

Una concausa di tale situazione è rappresentata dalla difficile transizione scuola-lavoro e università- lavoro, che si caratterizza per instabilità, temi troppo lunghi, mancanza di strumenti adeguati. È in questo contesto che l’accordo siglato tra AdEPP e la conferenza dei Collegi Universitari di Merito (CCUM) finalizzato a finanziare borse di studio per gli studenti universitari, figli degli oltre 1,7 milioni di professionisti aderenti ad AdEPP assume un valore importante.

Perché consente in strutture residenziali l’accesso ad una formazione universitaria di livello e una possibile futura transizione nel mondo del lavoro professionale attraverso un percorso di studi integrativo centrato sulle soft skills, valorizzando lo strumento formativo come mezzo di accesso al mercato del lavoro. Il futuro occupazionale dei giovani si costruisce così, tra i banchi di scuola e le aule universitarie, lavorando su di un effettivo raccordo tra scuola e professione, per permettere un tempestivo placement professionale.

L’accordo tra AdEPP e CCUM potrà essere recepito dalle casse iscritte all’associazione al fine dello stanziamento di risorse per borse di studio destinate ai figli degli iscritti. I criteri di accesso ai bandi saranno decisi in autonomia dalle singole casse e potranno essere volti alla tutela di categorie fragili. L’ammissione ai CCUM sarà possibile a partire dall’anno accademico 2023-24. Gli studenti sono ammessi ai Collegi attraverso un concorso che ne valuta i meriti scolastici e le motivazioni.

La misura assume dunque un doppio valore: rappresenta una forma di assistenza, prevedendo il pagamento di rette universitarie per i figli degli iscritti, e allo stesso tempo una forma di sostegno ai giovani e al lavoro.

D’altra parte, mettere in atto iniziative di assistenza agli iscritti, welfare strategico a supporto della professione e sostegno al lavoro, costituisce l’essenza della nostra realtà. Non c’è previdenza senza lavoro e una Cassa di previdenza con tale visione affianca gli iscritti per tutta la durata della vita lavorativa con politiche assistenziali mirate e un welfare attivo di sostegno.

AdEPP inoltre realizzerà un modulo di cultura previdenziale che integrerà la formazione degli studenti iscritti ai CCUM per rafforzarne le soft skills. Ci auguriamo che la consapevolezza del valore di una contribuzione responsabile per il libero professionista diventi materia di orientamento a partire dalle scuole di secondo grado.

*Vice Presidente AdEPP e Presidente Enpab