di Giuseppe Santoro *
Combinare la sostenibilità con l’adeguatezza delle prestazioni nel lungo termine, rispettando il principio previdenziale della ripartizione, per Inarcassa è un principio vitale, consolidato da tempo. Un equilibrio basato su azioni che assicurano sia l’equità tra generazioni, sia l’uso efficiente del risparmio previdenziale con un ritorno a lungo termine. La nostra strategia finanziaria, in linea con gli impegni verso gli associati, mira a individuare combinazioni ottimali di rischio e rendimento, definiti nella costruzione dell’Asset Allocation Strategica e verificati mensilmente tramite l’Asset Allocation Tattica.
Non solo. Dal 2021 ci siamo dotati di una Politica di sostenibilità, che definisce i principi e le modalità che guidano la Cassa nella scelta degli investimenti, nel monitoraggio successivo e nella rendicontazione dell’attività a tutti i soggetti coinvolti e interessati.
Abbiamo realizzato negli ultimi anni diverse iniziative di dialogo e interazione, la maggior parte legate alla strategia di engagement, filo prezioso di interscambio con le aziende e con gli stakeholders ed elemento cruciale per promuovere pratiche sostenibili e responsabili. Un processo che assume una rilevanza sempre maggiore nel contesto degli investitori istituzionali e non si limita al dialogo, ma include azioni strategiche mirate a influenzare le decisioni aziendali, migliorare la governance, promuovere la sostenibilità ambientale e sociale.
Proprio rispetto a questo scenario, siamo stati il primo ente italiano di previdenza ad adottare i Principi di investimento responsabile (UNPRI) nei processi decisionali di investimento e a comparire, dal 2017, nella lista dei firmatari. Dal 2020 siamo membri del Forum per la Finanza Sostenibile con l’obiettivo di facilitare lo scambio di idee e la collaborazione con altri investitori e stakeholder proprio per sviluppare approcci innovativi alla finanza sostenibile.
Siamo fra i soci fondatori di Assodire, nata nel 2020 per coordinare ed influenzare positivamente le politiche aziendali, con particolare attenzione alla gestione del business, all’ambiente, al rispetto dei diritti umani e alla consapevolezza della responsabilità sociale. Un percorso, quello di Inarcassa, segnato da molte tappe, fra cui mi piace citare anche l’adesione, lo scorso anno, alla Climate Action 100+ in qualità di supporter, un’iniziativa globale che riunisce investitori per impegnarsi con le aziende responsabili della maggior parte delle emissioni industriali di gas serra. L’obiettivo è di contribuire attivamente alla lotta contro il cambiamento climatico, incoraggiando le aziende in cui investiamo a intraprendere azioni concrete per ridurre le emissioni di gas serra e ad adottare pratiche sostenibili.
Le politiche di investimento sostenibile non sono solo etiche, ma anche pragmatiche. Le imprese e i settori che adottano pratiche sostenibili tendono ad essere più resilienti e meglio preparati a fronteggiare le crisi. La sostenibilità, infatti, riduce i rischi legati a cambiamenti normativi, disastri ambientali e instabilità sociale. Per questo proseguiremo con determinazione e dedizione sulla strada di good governance che abbiamo intrapreso, consapevoli che questo impegno costituisce un pilastro fondamentale per la gestione dei rischi, presidiando al contempo anche l’insidia del rischio reputazionale.
Un rischio che Inarcassa sconfigge riconoscendo proprio nella buona governance un pilastro imprescindibile e svolgendo il ruolo di guida e di riferimento nella complessa traiettoria del panorama finanziario.
*Presidente Inarcassa







