
La Commissione Europea ha approvato lo schema di decreto messo in campo dal nostro Paese per promuovere la realizzazione di impianti di produzione da fonti rinnovabili non pienamente mature o con costi elevati di esercizio, il cosiddetto FER2.
Obiettivo dell’intervento è incentivare la realizzazione di una capacità di 4,6 GW di impianti entro il 31 dicembre 2028, tra cui: impianti eolici off-shore, geotermoelettrici a emissioni nulle, geotermoelettrici tradizionali, alimentati a biomassa e biogas, fotovoltaici floating su acque interne e a mare, nonché impianti da energia mareomotrice, del moto ondoso e altre forme di energia marina e impianti solari termodinamici.
Per il Ministro dell’Ambiente, Gilberto Pichetto Fratin “è un passo in avanti importante verso i nostri obiettivi energetici, che arriva dopo un lungo e costruttivo confronto con le istituzioni europee. Questo provvedimento, molto atteso, consentirà di abilitare nuove tecnologie fondamentali per la decarbonizzazione”
La Commissione europea ha dato il via libera al progetto fissando a 35,3 miliardi l’importo massimo che l’Italia potrà erogare. Il progetto messo a punto dal governo italiano, si legge in una nota della Commissione, contribuisce al conseguimento degli obiettivi strategici del Green Deal europeo, aiutando nello stesso tempo a porre fine alla dipendenza dai combustibili fossili russi.