Oliveti a Bruxelles: “Welfare integrato a livello europeo per il lavoro autonomo”

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Adeguatezza delle pensioni, accesso ai fondi Ue e ai programmi europei di occupazione e formazione per i professionisti, maggiore mobilità all’interno dell’Ue e un focus europeo sul lavoro non subordinato. Sono queste le priorità che una delegazione composta dai vertici dell’associazione degli enti previdenziali privati (Adepp) ha esposto ai più stretti collaboratori della commissaria Ue all’occupazione, la belga Marianne Thyssen.

Gli stessi argomenti sono stati discussi nel corso degli incontri avuti con il vicepresidente vicario dell’Europarlamento, Antonio Tajani, e con il capogruppo S&D, Gianni Pittella. Alberto Oliveti presidente Adepp ed Enpam, Nunzio Luciano vice presidente Adepp e presidente della cassa forense e Francesco Verbaro, general advisor Adepp, hanno esposto le esigenze degli enti previdenziali dei professionisti italiani allo staff della commissaria europea, che insieme alla polacca Elżbieta Bieńkowska, responsabile per l’industria e le Pmi, si sta occupando delle nuove frontiere del lavoro subordinato, autonomo e libero professionista in Europa.

L’accento è stato posto, in primo luogo, sulle politiche per il lavoro, l’autoimpiego, la formazione professionale, i percorsi di studio, la mobilità dei lavoratori autonomi, nonché le misure sull’autoimprenditorialità. I vertici Adepp hanno sottolineato la necessità di un sistema di welfare integrato a livello europeo che prenda in considerazione i bisogni del lavoro non subordinato, con garanzie minime in termini di assistenza sociale ed assistenza a una migliore performance professionale.
Ma tra le priorità Adepp c’è anche quella della adeguatezza delle pensioni. Da garantire grazie a un sistema che, tenuto conto del divario generazionale, assicuri ai professionisti un determinato reddito e tenga in considerazione le eventuali interruzioni temporanee dell’attività lavorativa. La delegazione Adepp ha chiesto anche informazioni in merito al nuovo ruolo delle Casse di previdenza professionali, che potrebbero partecipare a possibili investimenti strategici nelle proprie aree di competenza, tuttora in discussione.

Per quanto riguarda la mobilità all’interno del mercato unico europeo, Adepp chiede l’ampliamento in modo strutturale dei servizi per l’impiego – come la rete europea Eures – anche al lavoro autonomo. Infine, i vertici dell’associazione hanno sollecitato la Commissione europea a focalizzarsi anche sul lavoro autonomo, sulle sfide e i bisogni dei professionisti nonché sulle nuove competenze (new skills) per il lavoro non subordinato, con specifico riferimento alle professioni sanitarie ma non solo. I vertici Adepp hanno approfittato dell’occasione anche per fare il punto sulla consultazione pubblica in corso sul pilastro europeo dei diritti sociali (EU Pillar of Social Rights) avviata lo scorso 8 marzo e aperta fino al 31 dicembre 2016.