Se l’avvocato femmina guadagna meno

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E’ il titolo dell’articolo (in allegato) pubblicato sul settimanale femminile “Donna Moderna” che affronta il tema del gender pay gap…. ma non solo. La giornalista Myriam Defilippi, visionati i numeri del rapporto AdEPP, ricevuti i dati da alcune Casse di Previdenza, intervistati i presidenti, esplora il mondo delle professioniste, iscritte ad un ordine professionale o lavoratrici autonome a partita Iva.

Scoprendo così un mondo molto più complicato e sicuramente più interessante di quanto si possa immaginare o scrivere. Fatto di “differenze” certo ma anche di opportunità, quelle che le Casse di previdenza mettono da tempo in campo in risposta a temi che non dovrebbero essere più prettamente femminili: la cura dei figli, dei genitori, l’equilibrio tra doveri/ diritti/ famiglia/carriera/lavoro/guadagno.

Dalle biologhe alle architette, dalle veterinarie alle commercialiste c’è un elemento che comunque accomuna tutte le categorie: le professioniste, a parità di ruolo e impegno,  guadagnano meno dei colleghi maschi, cambia solo la percentuale del segno meno.