Mancuso: “Le mille sfaccettature dell’arte. Dettagli che fanno la differenza”

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Ci sono circostanze in cui l’espressione «folgorato sulla via di Damasco» viene usata in modo improprio. E ci sono volte, invece, in cui calza a pennello. Inizia così l’intervista della collega Beatrice Migliorini al Presidente della Cassa dei veterinari, Gianni Mancuso. Di seguito il testo integrale.

…Come in quei casi in cui si manifesta un cambiamento nel modo di essere di qualcuno dovuto ad un fattore scatenante. Ed è esattamente questo ciò che è accaduto a Gianni Mancuso, classe 1957, veterinario e presidente dell’ente di previdenza della categoria, letteralmente folgorato dalla storia dell’arte. E galeotto fu un weekend trascorso a Firenze «quando mi sono imbattuto, quasi per caso», ha raccontato a ItaliaOggi Sette il numero uno dell’Enpav, «in pizza Santissima Annunziata. Un luogo incedibile il cui equilibrio architettonico e artistico mi ha lasciato senza parole».

E così che dalle parole Mancuso è passato ai fatti. Nell’ultimo anno, infatti, ha concretizzato il desiderio di approfondire la sua conoscenza nel campo storico artistico tanto da iscriversi alla facoltà di Storia dell’Arte di Roma.

«Avere la fortuna di crescere in un paese come l’Italia che è un vero e proprio museo a cielo aperto», ha sottolineato Mancuso, «non può non portare le persone ad avere il desiderio di conoscere a fondo quello che le circonda». Ma il presidente dell’Enpav si è spinto bel oltre. «La passione per la storia dell’arte mi ha portato a viaggiare e scoprire tesori artistici in giro per il mondo. In Oriente in primis. Dalla più vicina Turchia che ho girato in lungo e in largo, passando per l’Iran fino all’India. E all’appello mancano Indocina e Indonesia». Ma a contraddistinguere Mancuso non è solo la sua passione per la storia dell’arte, ma anche il suo profondo attaccamento alla categoria. Sentimento che, negli anni della professione, gli ha fatto maturare la decisione di impegnarsi quanto più possibile per mettere in campo qualcosa di concreto per i colleghi. Ed è con questo spirito che è stato coltivata la passione per la previdenza.

«Fin dalla seconda metà degli anni 80 mi sono interessato alle problematiche con cui la nostra professione si scontra ogni giorno. Tanto che mi sono iscritto quasi subito al sindacato di categoria (Sivelp)», ha raccontato Mancuso, «e negli anni mi sono impegnato nell’attività tanto da arrivare alla vi segreteria nazionale alla fine degli anni 90. Poi è iniziata l’avventura politico parlamentare vera e propria che, pur allontanandomi un po’ dalla professione, non me l’ha fatta abbandonare completamente. Fino a che», ha precisato Mancuso, «non mi sono ritrovato a mettere le mani nel mondo previdenziale e rendermi conto delle potenzialità legate a questo settore. La previdenza, infatti, è tutto fuori che una materia arida. Si ha concretamente a che fare con le persone e con la loro vita». Un impegno, quello con l’ente, che lo ha portato prima nel cda, poi alla vicepresidenza e, infine, alla presidenza di Enpav che conta quasi 29 mila iscritti.

Ma per un professionista eclettico come Mancuso era necessario trovare anche un progetto che gli permettesse di coniugare le sue doti relazionali, le sue conoscenze economiche e la sua professione. Il tutto, preferibilmente sul territorio. Ed ecco che nel 2010, grazie al supporto di alcuni investitori, con il suo socio e collega storico, corona il sogno di aprire una clinica specialistica che supporta, unica in Italia, i veterinari che svolgono attività generalista con prestazioni ad hoc, analisi e diagnostica di alto livello. Ed ecco che Mancuso riesce a realizzare la quadratura del cerchio. Aiutare i colleghi attraverso un progetto che coniuga perfettamente ogni aspetto della sua persona.