Operazione “Poseidone 2” e avvocati pensionati. Il metodo democratico e del confronto responsabile è ancora valido

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Comunicato stampa – Associazione Italiana Giovani Avvocati, con tutto il suo peso politico  conseguenza dell’impegno personale e professionale di tanti giovani avvocati nella storia cinquantennale e unica dell’AIGA), ha assunto l’impegno formale, nel Congresso Straordinario di Perugia, di porre all’attenzione delle istituzioni Forensi alcune problematiche particolarmente sentite dalla giovane avvocatura.

Ci si riferisce, in particolar modo, all’operazione “Poseidone 2”, alla questione relativa agli avvocati percettori di pensione, ed alla necessità di nuovi spazi di lavoro per la giovane avvocatura.

Nei mesi scorsi è stata avviata una campagna per sollecitare le istituzioni e i rappresentanti istituzionali.

Durante il CDN di Treviso, svoltosi il giorno 21 gennaio scorso a Treviso, vi è stata ampia e concreta disponibilità al dialogo da parte della Cassa Forense e dell’O.C.F.

In particolare, all’esito dell’incontro, dopo ampia ed approfondita discussione, il Presidente di Cassa Forense, Avv. Nunzio Luciano, ed il Presidente dell’AIGA, Avv. Michele Vaira, hanno manifestato la disponibilità ad avviare un percorso comune tra giovane avvocatura e Cassa Forense, ufficiale ed istituzionalizzato, che potrebbe sfociare in proposte concrete da sottoporre all’Adepp (l’Associazione che raggruppa tutte le Casse di Previdenza c.d. privatizzate).

Il percorso ha lo scopo, tra l’altro, di verificare se alcune proposte di soluzione di cui si è fatto cenno durante i lavori, che prevedono, tra l’altro, la defiscalizzazione dei contributi previdenziali per ridurre il cuneo previdenziale e fiscale complessivo che grava sui giovani avvocati, siano effettivamente eque, sostenibili e realizzabili, con particolare riferimento agli avvocati che percepiscono la pensione e continuano a svolgere la professione.

Il Consiglio Direttivo Nazionale di Treviso sarà comunque ricordato per l’avvio di un percorso di concertazione (finalizzato alla formazione di una voce unica nell’Avvocatura) che individua in AIGA il naturale stakeholder per le tematiche di interesse della giovane avvocatura.

Questo percorso ci ricorda che il metodo democratico e del confronto responsabile è ancora valido, anche nell’epoca dei social e dei facili populismi.

Un particolare ringraziamento va a tutti coloro che hanno reso realizzabile questo importante risultato.