I Redditi dei Professionisti nel primo anno di pandemia

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Il Centro studi dell’AdEPP ha elaborato un’analisi, che riportiamo di seguito, sull’impatto che il Covid 19 ha avuto sui redditi dei professionisti iscritti alle Casse di previdenza.

I redditi dei professionisti si caratterizzano per una sostanziale tenuta nel primo anno di pandemia: è questa la prima riflessione che emerge dall’analisi dei dati delle Casse di Previdenza relativi ai redditi prodotti nel corso del 2020 (dichiarati nel 2021).

Ed infatti, seppure con alcune differenze importanti tra le diverse professioni (dal -6% di Cassa Forense al +10% di Cassa Veterinari) il sistema ordinistico sembra aver comunque retto all’impatto del Coronavirus, riducendo di molto le previsioni catastrofiche che alcuni avevano a suo tempo ipotizzato.

Dai dati emerge come abbiano maggiormente sofferto le professioni che – con tutta evidenza – sono state penalizzate dal prolungato lockdown di determinati settori economici (in particolari quelle del settore tecnico) ovvero dalla correlata riduzione di alcune attività di uffici pubblici (sintomatico il caso degli iscritti a Cassa Forense). Si regista invece, in via generale, una crescita nominale – seppure diversificata – per le professioni economiche e sanitarie (fatta eccezione per gli psicologi), con inaspettati valori per i veterinari che registrano una percentuale a doppia cifra (probabilmente confermando sul piano numerico il fenomeno mediaticamente rilevato della crescita esponenziale delle adozioni di animali domestici durante i primi mesi del lockdown).

E’ chiaro che sarà necessario attendere anche il dato del 2021 per avere una più puntuale percezione delle variazioni reddituali, posto che, applicandosi il principio di cassa, le dichiarazioni fiscali relative all’anno 2020 potrebbero aver beneficiato di incassi relativi ad attività svolte nell’anno precedente. Vi è anche da rilevare che , per ili 2021, ci si attende una ripresa dei valori anche delle professioni tecniche che dovrebbero aver beneficiato della importante ripresa del settore edilizio per effetto dei diversi bonus riconosciuti per le ristrutturazioni (Superbonus 110%, Bonus Facciate, etc.) .

In ultimo, trattandosi di valori medi di categoria, permane la necessità di approfondire gli effetti in relazione alle differenze geografiche, generazionali e di genere, avendo la consapevolezza che nelle situazioni di crisi le differenze tra le diverse coorti tendono quasi sempre ad aumentare e difficilmente a diminuire.

*L’analisi non tiene conto dei dati relativi agli iscritti alla Cassa Notariato, Enasarco, Enpaf, in quanto tali Enti non posseggono i dati reddituali dei propri iscritti dato che la contribuzione è commisurata in base ad altri parametri specifici.

In allegato la tabella con i dati per singola Cassa.