“L’Unione Europea rimane ferma nel suo impegno di tutelare la libertà e il pluralismo dei media in tutto il mondo. Difendendo la libertà dei media, proteggiamo non solo il nostro diritto all’informazione, ma anche la nostra stessa capacità di plasmare un futuro fondato sulla verità e sull’assunzione delle responsabilità”. Così il Consiglio Europeo ribadendo, nella giornata mondiale della libertà di stampa, il ruolo fondamentale del mondo dell’informazione.
La Dichiarazione
Ogni giorno i giornalisti e gli operatori dei media esercitano la loro libertà di espressione con coraggio, spesso correndo grandi rischi. Un giornalismo indipendente e basato sui fatti contribuisce alla salvaguardia delle nostre democrazie denunciando le ingiustizie, chiamando i leader a rispondere delle loro azioni e consentendo ai cittadini di prendere decisioni informate. Nel 2024, con lo svolgimento delle elezioni in oltre 60 paesi del mondo, il lavoro dei giornalisti è più importante che mai. Nella Giornata mondiale della libertà di stampa rendiamo omaggio al loro lavoro e al loro coraggio.
I giornalisti sono i nostri occhi e le nostre orecchie sul campo e devono essere tutelati sempre e ovunque. L’UE condanna fermamente tutti gli atti di violenza, comprese le minacce, perpetrati da Stati, gruppi organizzati o singoli individui nei confronti dei giornalisti per l’esercizio della loro professione. Tali reati non devono restare impuniti, in qualsiasi luogo essi vengano commessi.
I giornalisti e gli operatori dei media che lavorano come corrispondenti da zone di conflitto devono essere tutelati nel rispetto del diritto internazionale umanitario. L’UE deplora il drastico aumento del numero di giornalisti uccisi o feriti in servizio, mentre danno conto delle conseguenze devastanti della guerra. Sono troppi i giornalisti che negli ultimi mesi hanno perso la vita mentre trasmettevano notizie da Gaza. I giornalisti continuano inoltre a correre rischi ogni giorno facendo informazione sulla guerra di aggressione della Russia nei confronti dell’Ucraina e sui conflitti in corso in Myanmar, in Sudan e altrove.
L’UE esprime profonda preoccupazione per la pratica di negare ai media indipendenti l’accesso alle zone di conflitto, finalizzata a controllare lo spazio dell’informazione e a limitare l’accesso del pubblico a un’informazione fattuale e obiettiva.
In tutto il mondo i media indipendenti si trovano di fronte a una serie di minacce che mettono a rischio la loro esistenza. Ora più che mai dobbiamo agire con decisione affinché i media possano esercitare le loro attività in condizioni politiche, economiche e giuridiche sostenibili. Al suo interno l’UE ha compiuto un notevole passo avanti in tal senso con l’adozione del regolamento europeo sulla libertà dei media, un atto legislativo di importanza storica che mira a rafforzare la libertà editoriale, salvaguardare le fonti giornalistiche e migliorare la trasparenza della proprietà dei media nell’UE.