Inpgi. Approvato il nuovo regolamento

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Approvato oggi, 5 novembre 2024, dal Consiglio di indirizzo Generale il nuovo regolamento delle prestazioni previdenziali dell’Inpgi. Il documento, 60 articoli, proposto dal CdA, regola le prestazioni pensionistiche e di welfare dell’istituto dei giornalisti autonomi e freelance. Per la definitiva approvazione dovrà passerà il vaglio dei ministeri vigilanti.

“E’ un passaggio importante per la definizione degli strumenti previdenziali e di assistenza ai colleghi – spiega la coordinatrice del Cig, Patrizia Pennella – vengono recepite le novità sulla Governance e i relativi poteri riconosciuti dal nuovo Statuto e sono state inserite e uniformate disposizioni a cui l’Ente dava già applicazione: maternità, unioni civili, dilazione dei debiti contributivi e altre prassi consolidate. Di grande rilevanza – continua Pennella – sono le innovazioni volute dal CdA sullo spacchettamento del contributo minimo, sulle perequazioni delle pensioni più alte e sulla relativa creazione di un fondo di solidarietà per venire incontro a chi avrà assegni più bassi”.

Nel merito, il presidente Roberto Ginex ha spiegato al Cig che “per agevolare gli iscritti in difficoltà nel versare in un’unica soluzione il contributo minimo, il nuovo Regolamento propone di dare la  facoltà  di spalmarlo in tre rate, da maggio a luglio, mantenendo ferma la scadenza al 31 luglio; purtroppo, come noto, le condizioni di lavoro dei nostri iscritti sono spesso caratterizzate da bassi compensi e precariato”.

Nel corso della riunione del Consiglio di indirizzo, è emersa la volontà di creare un fondo di accantonamento finalizzato alla perequazione solidale delle pensioni più basse, cui possano confluire in prima istanza i fondi derivanti dalla parametrazione degli assegni più cospicui.

“Questo fondo potrebbe rappresentare un chiaro segnale di solidarietà e di equità che l’Istituto vuole mandare alla categoria” commenta Ginex.

Il riferimento è al sistema di rivalutazione dei trattamenti pensionistici, attualmente previsto in misura pari all’intero tasso di inflazione (indice FOI) stabilito annualmente dall’ISTAT: il CdA dell’Inpgi ha proposto un sistema di perequazione dei trattamenti pensionistici con aliquote graduate e  decrescenti suddivise  per scaglioni di reddito. Tale sistema che si ispira a quanto già previsto nel sistema generale, mantenendosi comunque con caratteristiche più favorevoli, costituisce un correttivo che risponde ad esigenze “di equità, solidarietà e progressività nell’ambito della categoria” spiegano dall’Inpgi.

Il leggero “freno” posto alle dinamiche di incremento dei trattamenti pensionistici più elevati assicura e rafforza, infatti, la copertura delle prestazioni erogate con i montanti contributivi accantonati, a tutto vantaggio della solidità complessiva del sistema.