La tavola rotonda di alto livello tenutasi il 12 dicembre a Bruxelles ha visto coinvolti i maggiori esperti nel campo dell’applicazione dell’intelligenza artificiale (IA) in diverse discipline scientifiche e nella ricerca di base sull’IA. Ospitata dalla neo-vicepresidente esecutiva per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, commissaria Henna Virkkunen, e dalla commissaria per le startup, la ricerca e l’innovazione, Ekaterina Zaharieva, la discussione si è concentrata sull’individuazione delle lacune e sull’analisi dei percorsi per utilizzare l’intelligenza artificiale per accelerare l’innovazione scientifica e l’eccellenza nell’Unione europea. Il contributo degli esperti è opportuno anche in vista dell’imminente promozione di un Consiglio europeo per la ricerca sull’intelligenza artificiale e della strategia per accrescere l’utilizzo dell’IA da parte degli scienziati europei.
Henna Virkkunen, vicepresidente esecutivo per la sovranità tecnologica, la sicurezza e la democrazia, ha dichiarato: “L’intelligenza artificiale è all’avanguardia dell’innovazione e della sicurezza. Abbiamo riunito le menti più brillanti negli ambiti dell’IA e della ricerca scientifica, rafforzando l’impegno della Commissione europea a costruire un futuro in cui la tecnologia sia al servizio della democrazia e della sicurezza e favorisca scoperte scientifiche rivoluzionarie.”
Ekaterina Zaharieva, ha aggiunto: “L’Unione europea possiede il talento e l’ambizione di essere leader nella ricerca sull’IA e nella sua applicazione in ambito scientifico. Questa tavola rotonda è un passo importante per realizzare la nostra visione di un ecosistema unito e ben finanziato per l’intelligenza artificiale nella scienza, per guidare le scoperte scientifiche e aumentare la competitività dell’UE.”
I partecipanti alla tavola rotonda hanno discusso tre argomenti chiave: i. Come facilitare l’integrazione dell’IA nella ricerca: le sfide e le opportunità per l’adozione diffusa dell’intelligenza artificiale nelle discipline scientifiche; ii. come far progredire la ricerca sull’IA, affrontando le questioni urgenti della ricerca di base sull’IA per posizionare l’UE tra i leader mondiali in questo settore; iii. mettere in comune le risorse sviluppando un quadro per consolidare e per migliorare le capacità di ricerca e promuovere la collaborazione.
Il contesto
Il ruolo crescente dell’IA funge da catalizzatore per le scoperte scientifiche ed è uno strumento chiave nel processo scientifico. L’intelligenza artificiale nella scienza può contribuire ad affrontare le sfide più pressanti quali: il cambiamento climatico, la salute globale e la transizione verde e digitale, mantenendo l’UE all’avanguardia del progresso scientifico. I ricercatori finanziati dall’UE stanno già sfruttando l’intelligenza artificiale in modo rivoluzionario: dal miglioramento delle cure contro il cancro alla soluzione di problemi ambientali, fino al miglioramento delle previsioni sull’impatto dei terremoti. A titolo esemplificativo, si ricorda il progetto DeepCube ha analizzato i big data del programma di osservazione della Terra Copernicus per migliorare la comprensione delle sfide ambientali, o il progetto TAXINOMISIS che ha utilizzato l’apprendimento automatico e le reti neurali per costruire una piattaforma di stratificazione del rischio per i pazienti con malattia carotidea. Il recente parere sul Meccanismo di consulenza scientifica suggerisce di accelerare l’integrazione dell’IA nella scienza in modo responsabile (https://scientificadvice.eu/advice/artificial-intelligence-in-science/). Lo sviluppo di una politica sull’intelligenza artificiale nella scienza mira ad accelerare l’adozione dell’IA da parte degli scienziati, creando fattori abilitanti essenziali, come un migliore accesso ai dati, o alla potenza di calcolo oppure, ancora, ai talenti. Inoltre, si tratterà di monitorare e gestire l’impatto dell’IA, affrontando le sfide specifiche poste dall’intelligenza artificiale in ambito scientifico, come la salvaguardia dell’integrità scientifica e del rigore metodologico.
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