Si è tenuto a Bruxelles l’ultimo incontro dell’anno del Consiglio dei ministri di economia e finanza

Si è tenuto il 13 dicembre a Bruxelles il Consiglio ECOFIN che ha affrontato diversi temi inerenti il rafforzamento del mercato unico dei capitali dell’UE.  Il primo argomento ha riguardato la riforma delle dogane. La presidenza ha informato i ministri, sulla base di una sua relazione sullo stato di avanzamento dei lavori, in merito all’andamento delle discussioni in sede di Consiglio su proposte tese a riformare la normativa doganale dell’UE. La presentazione è stata seguita da una discussione. L’unione doganale esiste da 56 anni e agevola gli scambi salvaguardando al tempo stesso la sicurezza e l’incolumità dei cittadini dell’UE. La sua riforma è stata un punto chiave all’ordine del giorno della presidenza ungherese, il cui obiettivo era migliorare l’efficacia e la resilienza a fronte di un ambiente commerciale mondiale sempre più dinamico. Le discussioni in sede di Consiglio sono progredite costantemente, il che rispecchia la determinazione della presidenza ungherese a compiere progressi relativamente a questo fascicolo, impegnativo dal punto di vista tecnico ma importante da quello strategico.

Al secondo punto dell’ordine del giorno un dibattito sulla revisione della direttiva sulla tassazione dell’energia. I ministri hanno accolto con favore i progressi compiuti finora relativamente alla proposta di revisione e hanno condiviso l’opinione sul fatto che i negoziati si stanno orientando verso un equilibrio tra l’ambizione climatica e le specificità degli Stati membri, tenendo presente al contempo la competitività dell’UE. Alcuni ministri hanno chiesto un più forte orientamento ambientalista, mentre altri hanno ricordato l’importanza delle circostanze specifiche degli Stati membri. La presidenza ungherese ha predisposto una nota sulla revisione della direttiva in esame (https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-16174-2024-REV-1/it/pdf).

A seguire, nel contesto dell’attuazione del nuovo quadro di governance economica dell’UE, la Commissione ha presentato ai ministri i progetti di raccomandazioni del Consiglio relativi ai piani strutturali di bilancio di medio termine di 21 Stati membri (da notare che i paesi membri prossimi a elezioni presenteranno i loro piani di medio termine non appena i nuovi parlamenti si saranno insediati). I piani strutturali di bilancio di medio termine degli Stati membri contengono i percorsi della spesa netta da approvare da parte del Consiglio ECOFIN. I ministri hanno tenuto il 13 dicembre un primo scambio di opinioni sui piani al fine di adottare le raccomandazioni della Commissione a inizio 2025. Nel contesto della procedura per i disavanzi eccessivi, i ministri hanno proceduto a un primo scambio di opinioni sui progetti di raccomandazioni del Consiglio per Belgio, Francia, Ungheria, Italia, Malta, Polonia, Romania e Slovacchia relativamente alle modalità per porre rimedio ai loro disavanzi. Anche in questo caso, l’obiettivo del Consiglio è di adottare raccomandazioni quanto prima nel prossimo anno.

I ministri hanno quindi fatto il punto sull’attuazione del dispositivo per la ripresa e la resilienza (RRF). Il Consiglio ha adottato decisioni di esecuzione che approvano le modifiche motivate presentate da Svezia, Slovenia, Danimarca e Belgio relativamente ai loro piani per la ripresa e la resilienza.

E’ seguito un punto sulla situazione attuale derivata dall’aggressione immotivata della Russia nei confronti dell’Ucraina. Il Consiglio ha preso atto della situazione economica e di bilancio in Ucraina compresi l’attuazione dello strumento UE per l’Ucraina e l’attuazione dell’accordo del G7 relativo a un prestito di 50 miliardi di USD (45 miliardi di EUR) all’Ucraina, il cui servizio e rimborso sarà assicurato attraverso flussi futuri di entrate straordinarie derivanti dalle attività pubbliche russe bloccate.

Il presidente della Corte dei conti europea, Tony Murphy, ha presentato al Consiglio la Relazione annuale della Corte dei conti europea sull’esecuzione del bilancio per l’esercizio 2023 (si tratta di un punto ricorrente all’ordine del giorno del Consiglio ECOFIN).

A seguire, il Consiglio ha approvato la relazione semestrale del Consiglio ECOFIN al Consiglio europeo sulle questioni fiscali. Il Consiglio ha adottato conclusioni sui progressi compiuti dal gruppo “Codice di condotta”; quindi ha adottato la direttiva sulle ritenute alla fonte (FASTER), che stabilisce procedure più sicure e più rapide per ottenere l’esenzione dalla doppia imposizione. L’obiettivo della direttiva è incoraggiare gli investimenti transfrontalieri e contribuire a combattere la frode fiscale. Attualmente, per quanto riguarda gli investimenti transfrontalieri, molti Stati membri applicano imposte sui dividendi (derivanti da partecipazioni e azioni) e sugli interessi (da obbligazioni) versati agli investitori residenti all’estero. Allo stesso tempo, sulle stesse entrate tali investitori devono pagare l’imposta sul reddito nel loro paese di residenza. Sebbene i trattati tra Stati membri mirino a risolvere la questione della doppia imposizione, in realtà le procedure per chiedere l’esenzione dalla ritenuta alla fonte variano notevolmente da uno Stato membro all’altro, il che comporta procedure di esenzione o rimborso lunghe, costose e onerose, che possono anche essere vulnerabili alle frodi fiscali su larga scala. La direttiva FASTER renderà le procedure di esenzione fiscale più rapide, più semplici e, al tempo stesso, più sicure. Il Consiglio ha raggiunto inoltre un accordo sulla direttiva che introdurrà un certificato fiscale elettronico di esenzione dall’IVA. La direttiva prevede un certificato elettronico in sostituzione dell’attuale certificato cartaceo utilizzato per i beni esenti da IVA perché, ad esempio, importati per le ambasciate, le organizzazioni internazionali o le forze armate. I dettagli del formato elettronico, comprese le necessarie specifiche informatiche, saranno discussi nell’ambito di gruppi di esperti e stabiliti negli atti di esecuzione della Commissione. Per un periodo transitorio gli Stati membri potranno utilizzare sia la versione elettronica che quella cartacea.

Infine, la presidenza ungherese ha presentato ai ministri lo stato dell’arte dei lavori sulle attuali proposte legislative nel settore dei servizi finanziari. I ministri sono stati informati dalla Commissione in merito allo stato di attuazione della legislazione UE in materia di servizi finanziari tra i quali: il regolamento UE sui rating ambientali, sociali e di governance che ha l’obiettivo di migliorare la qualità delle informazioni sui rating ESG favorendo la trasparenza delle caratteristiche e delle metodologie dei rating ESG e garantendo una maggiore chiarezza sulle operazioni dei fornitori di rating ESG e la prevenzione dei rischi di conflitto di interesse a livello dei fornitori di rating ESG; o il regolamento UE su un quadro per l’accesso ai dati finanziari, con l’obiettivo di promuovere l’adozione di modelli aziendali basati sui dati nel settore finanziario e favorire l’introduzione di prodotti e servizi finanziari altamente personalizzati che possano migliorare l’accesso ai finanziamenti per i consumatori, in particolare per le PMI (per maggiori informazioni sui dossier legislativi cliccare qui https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-15904-2024-INIT/en/pdf).