Via libera dal Consiglio dell’Unione europea alla posizione negoziale sul nuovo regolamento “Invest EU” che mira a rafforzare la competitività europea attraverso la semplificazione delle norme sugli investimenti. I rappresentanti degli Stati membri (Coreper) hanno approvato il mandato che consentirà di avviare i negoziati con il Parlamento europeo.
La proposta, che fa parte del pacchetto “Omnibus” adottato dalla Commissione a febbraio 2025, mira a potenziare la capacità di investimento dell’UE, mobilitando circa 50 miliardi di euro di risorse pubbliche e private a sostegno di priorità strategiche come la Competitiveness Compass, il Clean Industrial Deal, le politiche industriali della difesa e la mobilità militare.
In particolare, il testo prevede di aumentare la garanzia dell’UE di 2,5 miliardi di euro (portandola da 26,2 a 28,6 miliardi) e di semplificare l’integrazione tra il programma “Invest EU” e tre strumenti preesistenti: il Fondo europeo per gli investimenti strategici (EFSI), il Connecting Europe Facility (CEF) e l’InnovFin, a supporto della ricerca e innovazione.
“La semplificazione della legislazione esistente è indispensabile per rafforzare la competitività dell’UE. In tempi turbolenti come quelli attuali, l’accordo raggiunto oggi è un primo passo verso nuove opportunità di investimento”, ha commentato Adam Szłapka, Ministro per l’Unione europea della Polonia.
Tra gli altri obiettivi della proposta vi sono il miglioramento dell’attrattività del comparto paese di “Invest EU”, dedicato alle priorità nazionali, e una forte riduzione degli oneri amministrativi per favorire l’accesso delle PMI ai finanziamenti, risparmiando circa 350 milioni di euro in costi burocratici. Sono previsti, infatti, meno indicatori da riportare per le operazioni di importo inferiore ai 100.000 euro e una riduzione della frequenza di rendicontazione da semestrale ad annuale.
Questo intervento normativo risponde alle richieste avanzate dai leader europei nell’autunno 2024, a seguito dei rapporti Letta (“Much more than a market”) e Draghi (“The future of European competitiveness”) e della Dichiarazione di Budapest che invocava una “rivoluzione della semplificazione” per le imprese.
Con l’approvazione del mandato negoziale, la presidenza del Consiglio potrà ora avviare i triloghi con il Parlamento europeo, con l’obiettivo di raggiungere un accordo provvisorio entro il 2025.
Per ulteriori informazioni cliccare qui: https://data.consilium.europa.eu/doc/document/ST-6610-2025-INIT/en/pdf







