A marzo 2025 la piattaforma europea della sicurezza sociale (ESIP) ha ospitato a Bruxelles un seminario pubblico dal titolo “Pensions for the future. The Role of Social Security in Long-term Sustainability & Trust”.
L’evento ha riunito 70 partecipanti tra responsabili politici, economisti ed esperti per discutere il ruolo in evoluzione dei sistemi di sicurezza sociale nel supportare i decisori politici per formulare politiche basate sull’evidenza e coltivare la fiducia del pubblico attraverso una comunicazione efficace. Il seminario, pertanto, ha riguardato sia la questione delle politiche a sostegno della sostenibilità a lungo termine dei sistemi pensionistici sia la fiducia dei cittadini nei confronti di tali sistemi.
Nell’intervento di apertura il viceministro del lavoro polacco, Gajewski, ha sottolineato che la sostenibilità a lungo termine delle pensioni deve essere conciliata con l’adeguatezza, al fine di garantire stabilità finanziaria alle persone anziane. Egli ha ricordato che un obiettivo primario della presidenza polacca dell’UE è di affrontare la “trasformazione d’argento” sostenendo politiche che facilitino l’invecchiamento dignitoso e promuovano un’occupazione duratura dei lavoratori anziani “L’attività professionale degli anziani rappresenta sia un’opportunità significativa che una risorsa per l’adeguatezza delle pensioni” ha affermato, proponendo incentivi sponsorizzati dallo Stato per motivare i lavoratori anziani a proseguire volontariamente l’attività lavorativa. Ha delineato la strategia della Polonia, che comprende la possibilità di combinare l’intera prestazione pensionistica con l’occupazione, fornendo vantaggi fiscali per gli anziani e cofinanziando i loro stipendi.
Nel corso della prima tavola rotonda i partecipanti hanno condiviso l’accento posto da ESIP sull’elaborazione di politiche basate su dati concreti per migliorare efficienza, equità e sostenibilità delle prestazioni pensionistiche. Gli esperti hanno osservato che la comunicazione e lo scambio di dati standardizzati e di alta qualità possono migliorare le valutazioni dell’adeguatezza delle pensioni, migliorare il monitoraggio dei contributi e consentire il processo decisionale in tempo reale per i lavoratori (mobili). L’utilizzo di soluzioni digitali, quali il futuro sistema europeo di tracciamento delle pensioni (creato in collaborazione con 17 Stati membri e previsto entro il 2029), lo scambio elettronico di informazioni sulla sicurezza sociale (EESSI) e l’imminente tessera europea di sicurezza sociale (ESSPASS), è spesso citato come mezzo per migliorare l’efficienza amministrativa, attenuare le frodi e gli errori e garantire una maggiore trasparenza dei diritti pensionistici. Un approccio basato sui dati è essenziale per garantire la stabilità finanziaria a lungo termine, consentendo ai responsabili politici di valutare i futuri cambiamenti demografici e adeguare di conseguenza i regimi pensionistici, bilanciando così la protezione sociale con la sostenibilità economica. La prof. Nopola ha mostrato le previsioni a lungo termine e i recenti cambiamenti intervenuti nel sistema pensionistico finlandese (che ricordiamo è finanziato prevalentemente dai datori di lavoro e dipende dalle organizzazioni del mercato del lavoro per negoziare le aliquote contributive e attuare le riforme). Infatti, con una modifica significativa introdotta a giugno 2023, si è cercato di migliorare le finanze pubbliche dello 0,4 % del PIL senza modificare le prestazioni né l’età pensionabile, concentrandosi piuttosto sulla modifica delle strategie di investimento. La riforma finlandese ha attuato un meccanismo di stabilizzazione dell’inflazione per garantire che l’indicizzazione delle pensioni non superi la crescita dei salari. Nopola ha presentato previsioni stocastiche valutando gli effetti dell’assunzione di un maggiore rischio di investimento per ottenere rendimenti elevati. Al termine del suo intervento ha affermato che “La riforma finlandese delle pensioni non è così critica per le persone, in quanto non vi è alcuna diminuzione delle prestazioni né aumento dei contributi, mentre si concentra in particolare sulla riforma del ritorno degli investimenti.”
Nella seconda tavola rotonda, gli oratori hanno esaminato l’importanza della fiducia e della trasparenza nei sistemi pensionistici, in particolare per quanto riguarda le riforme e la difficoltà di riuscire a diffondere al pubblico informazioni complesse sulle pensioni. La conversazione ha richiamato l’attenzione sui vantaggi della trasparenza, di una buona comunicazione e di informazioni affidabili per salvaguardare la fiducia del pubblico negli istituti di sicurezza sociale e per presentare chiaramente le riforme pensionistiche. I sistemi nazionali ed europei di monitoraggio delle pensioni, cui si è fatto riferimento in più casi, si rivelano uno strumento fondamentale per migliorare la trasparenza, consentendo alle persone di conoscere le loro potenziali prestazioni pensionistiche in vari Stati membri. Tali scambi evidenziano la necessità di affrontare le preoccupazioni dei cittadini in merito all’equità e all’affidabilità al fine di garantire l’efficacia delle politiche pensionistiche. In tal senso, l’esperienza dei Paesi Bassi è di grande interesse. Il responsabile del Consiglio economico e sociale olandese (SER), Van Riel, ha parlato del processo che ha portato alla riforma delle pensioni nei Paesi Bassi, che è durato dal 2014 al 2023 ed è stato condotto dal SER, ente tripartito dove sono presenti le parti sociali ed esperti indipendenti designati, per fornire consulenza sulla riforma delle pensioni che prevedeva il passaggio da un sistema pensionistico ibrido a prestazioni definite/contributi definiti a un modello più sostenibile, rafforzando l’equità per le generazioni più giovani e affrontando la sfida dell’età pensionabile. La procedura ha previsto varie relazioni e consultazioni pubbliche che hanno favorito la condivisione e una formulazione della riforma in più fasi.
In conclusione, il seminario ha evidenziato la necessità di affrontare le questioni con cui si confrontano i sistemi pensionistici, in particolare per quanto riguarda la trasparenza, la fiducia e l’adeguatezza della comunicazione. I cittadini esprimono preoccupazione per l’equità e l’accessibilità dei sistemi di sicurezza sociale, sottolineando la necessità di una comunicazione coerente e di quadri strategici trasparenti e basati sui dati per stabilire fiducia e responsabilità. Le valutazioni sull’adeguatezza delle pensioni condotte dalla Commissione europea e l’istituzione di sistemi di monitoraggio delle pensioni sono passi avanti nel promuovere la consapevolezza delle prestazioni pensionistiche e nel garantire che i sistemi pensionistici possano adattarsi ai cambiamenti demografici ed economici. Le riforme fondate sull’analisi e sulle previsioni di istituzioni accademiche e enti di previdenza sociale sono fondamentali per istituire sistemi più resilienti ed equi da cui i cittadini possano dipendere, garantendo in tal modo la sostenibilità finanziaria a lungo termine e rafforzando la fiducia nelle istituzioni pubbliche.
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