Il Parlamento europeo farà causa ai governi dell’UE dopo essere stato escluso dai colloqui sulla proposta piano di difesa comune. Si apprende informalmente da alti funzionari del PE che avrebbero invocato la necessità di portare in tribunale il Consiglio europeo per una questione di principio. La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, ha presentato a marzo 2025 un pacchetto per la difesa da 800 miliardi di euro, che comprendeva una proposta per raccogliere 150 miliardi di euro di prestiti per rafforzare l’approvvigionamento di armi nei paesi dell’UE, denominata SAFE (vedi articolo sul Consiglio ECOFIN in questa newsletter).
La Presidente von der Leyen ha invocato la clausola di emergenza nel Trattato UE che aggira il Parlamento europeo, il che significa che il Consiglio, composto dai governi nazionali, sarà l’unica istituzione europea in grado di modificare e approvare il Pacchetto, congelando di fatto gli eurodeputati.
Il 6 maggio scorso, la Presidente del Parlamento europeo Roberta Metsola ha minacciato un’azione legale presso la Corte di giustizia dell’Unione europea, chiedendo alla Commissione di “riconsiderare” la base giuridica dell’atto.
La Commissione, come comunicato dalla portavoce Paula Pinho, conta di inviare una lettera al Parlamento per giustificare la decisione di invocare la clausola di emergenza. Non è la prima volta che von der Leyen, presidente della Commissione dal 2019, invoca questa clausola di emergenza per accelerare la legislazione. Infatti, la Commissione ha utilizzato tale ordine esecutivo per approvare rapidamente le norme relative all’acquisto in comune di vaccini e quelle necessarie per una risposta immediata alla crisi energetica innescata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina. Il PE ha due mesi per presentare la causa dal momento dell’adozione in Consiglio della proposta SAFE. La Corte di giustizia dell’UE potrebbe pronunciarsi entro due anni. Se pure non incidesse sul risultato finale, secondo gli alti funzionari del PE, questo tipo di azione fornirà orientamenti alla Commissione per le future proposte in materia.







