Vertice UE-Regno Unito 2025: Londra ospita un nuovo inizio per le relazioni post-Brexit

Dopo anni di tensioni, incertezze e contraccolpi economici legati alla Brexit, l’Unione europea e il Regno Unito sembrano finalmente aprire una nuova fase di distensione. Il primo Vertice dei leader UE-Regno Unito dalla storica uscita di Londra dall’UE si è tenuto nella capitale britannica, segnando una svolta verso un riavvicinamento strategico tra le due sponde della Manica.

Il summit arriva in un momento favorevole: il cambio di leadership nel Regno Unito nel 2024 e la crescente consapevolezza delle conseguenze negative della Brexit sull’economia britannica hanno alimentato una spinta verso rapporti più stretti con Bruxelles.

Durante l’incontro, le parti hanno concordato su priorità globali comuni, tra cui il sostegno al multilateralismo e la difesa dell’integrità territoriale dell’Ucraina. 

Ma i risultati più concreti si sono registrati sul fronte della cooperazione in materia di sicurezza e difesa, con la creazione di un partenariato strutturato, basato su consultazioni semestrali e scambi di informazioni. Questo partenariato apre la strada alla partecipazione del Regno Unito all’iniziativa europea SAFE per gli appalti comuni nel settore della difesa.

Altro punto di svolta è l’accordo sulla piena reciprocità nell’accesso alle acque di pesca fino al 30 giugno 2038, una questione storicamente sensibile nelle relazioni tra Londra e Bruxelles. Inoltre, è stato deciso di rendere permanente la cooperazione energetica, un pilastro fondamentale in un contesto di transizione verde e sicurezza degli approvvigionamenti.

Il summit ha anche aperto la strada a nuove negoziazioni su temi cruciali per il futuro delle relazioni UE-Regno Unito. Tra questi figurano: i. Il ritorno del Regno Unito nel programma Erasmus+, con un focus sulla mobilità giovanile; ii. L’integrazione nel mercato elettrico interno dell’UE; iii. L’allineamento dei sistemi di scambio delle emissioni di CO₂; iii. La creazione di un’area comune sanitaria e fitosanitaria (SPS) per facilitare i flussi agroalimentari. Questi dossier potrebbero portare, già nel 2025, alla presentazione di mandati negoziali formali da parte della Commissione europea al Consiglio. Tuttavia, secondo fonti stampa, l’accordo SPS potrebbe concretizzarsi non prima del 2027.

Il Parlamento europeo si prepara a giocare un ruolo chiave nel monitoraggio e nella ratifica degli accordi internazionali derivanti dal summit. Come già avvenuto nel caso delle normative alimentari per l’Irlanda del Nord, l’Eurocamera potrà concedere o negare il proprio consenso su eventuali trattati futuri. Numerose commissioni parlamentari — tra cui quelle per gli Affari esteri, l’Ambiente, l’Agricoltura, l’Istruzione e il Mercato interno — seguono da vicino l’evoluzione delle relazioni con Londra.

Molti osservatori vedono nel summit un passo importante verso una nuova intesa strutturata, con segnali forti da parte britannica: disponibilità ad allinearsi dinamicamente al diritto dell’UE, riconoscimento della Corte di giustizia dell’UE in ambiti specifici, e volontà di collaborazione rafforzata in difesa e sicurezza.

Tuttavia, non mancano le voci critiche: alcuni analisti sottolineano la mancanza di obiettivi temporali chiari nonché di strumenti di monitoraggio dei progressi

In attesa della prevista revisione dell’Accordo di Commercio e Cooperazione (TCA) entro il 1° maggio 2026, resta da vedere se questa sarà una semplice verifica tecnica o l’occasione per una vera ristrutturazione delle relazioni bilaterali. 

Con questo vertice, UE e Regno Unito sembrano comunque aver imboccato la strada del dialogo costruttivo, all’insegna di una cooperazione pragmatica in un mondo sempre più interconnesso e complesso.