La Commissione europea ha presentato il 25 ottobre il suo programma di lavoro per il 2026, intitolato “Europe’s Independence Moment”, che punta a costruire un’Europa più sovrana, competitiva e resiliente di fronte alle sfide geopolitiche, economiche e climatiche. Il piano, che segue le linee guida politiche 2024-29 della presidente Ursula von der Leyen e il discorso sullo Stato dell’Unione 2025, definisce le priorità del prossimo anno: rafforzare la competitività, guidare la transizione verde e digitale a livello globale, consolidare il modello sociale europeo e garantire la sicurezza collettiva.
“Il 2026 segnerà un nuovo passo verso un’Europa più forte e autonoma”, ha dichiarato von der Leyen, sottolineando l’impegno della Commissione a collaborare con Parlamento e Consiglio “per semplificare le regole, sostenere il mercato unico e proteggere i cittadini”.
Tra i pilastri del programma, spicca la semplificazione normativa. La Commissione continuerà nell’opera di riduzione della burocrazia per cittadini, imprese e amministrazioni, con l’obiettivo di ottenere più di 8,6 miliardi di euro di risparmi annuali. Nel 2026 sono previste nuove proposte di semplificazione in settori chiave come automotive, ambiente, energia, sicurezza alimentare e dispositivi medici. Parallelamente, Bruxelles rafforzerà i controlli sull’attuazione delle norme UE da parte degli Stati membri, con oltre 1.500 casi di infrazione attualmente in corso, affinché l’applicazione delle leggi europee sia uniforme nel territorio dell’UE.
Il programma di lavoro delinea sei grandi aree d’intervento.
- Competitività e industria: con un Industrial Accelerator Act a sostegno dei settori strategici, accompagnato dalla creazione di un centro sulle materie critiche (Critical Raw Materials Centre) e dall’emanazione di una norma sull’economia circolare (Circular Economy Act) destinati a ridurre le dipendenze esterne dell’Unione. E’ prevista, inoltre, una nuova legge sull’Innovazione europea (European Innovation Act) e l’introduzione di un “quinto principio di libertà” nel mercato unico, dedicato alla conoscenza e all’innovazione.
- Difesa e sicurezza: la Commissione punta a rafforzare la cooperazione militare europea attraverso il Readiness 2030 Framework e l’iniziativa per la difesa europea con droni (European Drone Defence Initiative), oltre a misure per proteggere le frontiere, contrastare la criminalità organizzata e attuare il Patto su migrazione e asilo.
- Politiche sociali: sono previsti una norma sui lavori di qualità (Quality Jobs Act) e un pacchetto per la mobilità equa dei lavoratori nel mercato unico, oltre a iniziative per affrontare la crisi abitativa (Housing) e il costo della vita.
- Ambiente e agricoltura: la Commissione prevede di pubblicare la strategia per il bestiame, una revisione delle pratiche commerciali nella filiera alimentare e un nuovo piano europeo di adattamento climatico.
- Democrazia e Stato di diritto: il programma prevede azioni contro disinformazione ed estremismo, misure per la protezione dei minori sui social media e nuove strategie per la parità di genere e la disabilità.
- Politica estera e allargamento: l’UE continuerà a sostenere Ucraina e Moldova, lancerà un Patto per il Mediterraneo e presenterà una strategia per il Medio Oriente, mentre la riforma degli aiuti umanitari renderà più rapidi gli interventi nelle crisi globali.
Il programma si inserisce nel quadro preparatorio del nuovo bilancio pluriennale 2028–2034, che prevede quasi 2.000 miliardi di euro di risorse per finanziare le priorità dell’Unione (presentato a inizio estate). Parlamento e Consiglio sono stati sollecitati ad approvare rapidamente il Piano di lavoro della Commissione per garantire coerenza tra ambizioni politiche e strumenti finanziari.
Ogni anno, il programma di lavoro della Commissione fissa la lista delle iniziative legislative e delle revisioni previste, fornendo una tabella di marcia per le politiche europee del futuro. Nel programma 2026 è chiara la volontà di Bruxelles di coniugare autonomia strategica, innovazione e solidarietà sociale nel progetto europeo in un momento critico della geopolitica ed economia.







