Ordine degli attuari: troppo esiguo il tempo per redigere i bilanci

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A seguito della recente comunicazione da parte della Direzione Generale delle Politiche previdenziali e assicurative del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali sulla predisposizione dei bilanci tecnici attuariali ai sensi dell’art. 24, comma 24, D.L. n. 201/2011, convertito nella L. n. 214/2011, l’Ordine degli Attuari ha ribadito tramite una lettera al Presidente del Consiglio, Sen. Prof. Mario Monti, al Ministro del Lavoro, Prof. Elsa Fornero, al Direttore Generale del Ministero del Lavoro Dott. Edoardo Gambacciani e al Presidente della Commissione Bicamerale di Controllo On. Giorgio Jannone la propria posizione circa la necessità di valutare la sostenibilità delle gestioni pensionistiche tenendo conto del sistema finanziario di gestione che le caratterizza. La stabilità di un Ente previdenziale, sostiene l’Ordine degli Attuari, deve essere infatti misurata tenendo conto degli impegni maturati, del grado di copertura da parte del patrimonio di tali impegni e definendo sistemi di finanziamento/calcolo della prestazione che consentano di recuperare, seppur lentamente, le eventuali carenze nell’equilibrio tra contributi e prestazioni nel rispetto dell’equità tra le generazioni.

L’Ordine degli Attuari ha messo in evidenza anche un’altra problematica: il test di sostenibilità, avente carattere di straordinarietà, impone di ridefinire contributi e prestazioni, con manovre di forte impatto sulla previdenza dei professionisti presenti e futuri e si deve concludere con la redazione, entro il 30.9.2012, di bilanci tecnici attuariali che presentino saldi previdenziali tendenzialmente positivi per 50 anni, ma i parametri macroeconomici per la redazione di tali bilanci non saranno disponibili se non entro il mese di giugno: troppo esiguo il tempo a disposizione tenuto conto che si tratta di scelte cruciali per ciascuna categoria. Le nuove regole, che soddisfino il requisito di stabilità, devono infatti, oltre che essere oggetto di apposita valutazione tramite il bilancio tecnico attuariale, seguire gli usuali iter di approvazione presso gli Organi