Petruzzella, Antitrust: “Dal tunnel si può uscire ma senza miopie politiche”

“Se non facciamo ripartire il motore della crescita non sarà neppure possibile mantenere la coesione sociale”.  Lo afferma il presidente dell’Antitrust, Giovanni Pitruzzella, nella Relazione annuale che sottolinea come:  “resta forte la necessità di continuare ad assicurare una decisione repressione degli illeciti anticoncorrenziali, al fine di garantire il rispetto delle regole antitrust da parte di tutti gli attori nel mercato”. Insomma, “la concorrenza non è un privilegio che ci si può concedere esclusivamente durante i cicli economici espansivi, ma è uno strumento ancora più prezioso durante i periodi di crisi”. Secondo Pitruzzella, poi, “dal tunnel si può uscire”, ma l’Italia dovrà riuscire a superare “egoismi, corporativismi  e miopie politiche”.

Venendo al settore della pubblicità Petruzzella avverte come “l’assenza di regole adeguate rischi di marginalizzare l’industria editoriale”. Per questo va “nella giusta direzione” ogni proposta che punti a inserire nel Sistema integrato delle Comunicazioni (Sic) fornitori di contenuti, gestori di portali, motori di ricerca, social network.

C’è il rischio che Google diventi monopolista nel mercato pubblicitario digitale. “Fondamentale resta l’apertura alla concorrenza in quei settori in cui maggiori sono le potenzialità di crescita. Pensiamo all’e-commerce. Troppo poco è stato fin qui fatto. In particolare, le potenzialità del mercato pubblicitario digitale sono limitate dalla concorrenza dei grandi attori web internazionali, originariamente estranei al mondo dei media, che ormai hanno acquisito posizioni di particolare forza economica che possono finire per depotenziare le opportunità del mercato digitale”.

Secondo Pitruzzella, “i motori di ricerca come Google e i cosiddetti social network ormai costituiscono un passaggio obbligato per la distribuzione dei contenuti web e Google, avvalendosi di questa posizione, si è posto l’obiettivo di divenire protagonista assoluto nel mercato della raccolta pubblicitaria. Nel giro di pochi anni, Google potrebbe diventare monopolista in questo mercato. L’assenza di regole adeguate rischia di marginalizzare l’industria editoriale, nonostante i significativi investimenti per realizzare processi di integrazione multimediale”.

En infine sulla burocrazia Pitruzzella ha detto che “occorre impedire che, come è avvenuto finora, la semplificazione amministrativa sia una sorta di ‘tela di Penelope’. Con una mano si semplifica e con l’altra si aggiungono oneri burocratici. In Italia si è realizzato un sistema basato sul pluralismo istituzionale esasperato, che crea conflitti paralizzanti. Occorre compiere un’opera di disboscamento”.