Crediti per i professionisti, gli Ordini scendono in campo

Dal 1 gennaio è in vigore il regolamento per l’aggiornamento professionale obbligatorio, contenuto nel Dpr 137/2012. Dagli architetti ai notai, dai giornalisti agli agronomi…nessuno escluso. Niente di nuovo per alcuni albi (quello dei medici ad esempio), una novità per i più.

Nell’articolo 5 si legge, infatti,.. è obbligo per  il  professionista  di seguire  percorsi   di   formazione   continua   permanente predisposti sulla base di appositi regolamenti emanati  dai consigli nazionali, fermo restando  quanto  previsto  dalla normativa vigente in  materia di educazione continua  in  medicina (ECM). La violazione  dell’obbligo  di  formazione continua determina un illecito disciplinare e come tale  è  sanzionato sulla base di quanto stabilito   dall’ordinamento professionale che dovrà  integrare tale previsione….

Obiettivo è assicurare qualità ed efficienza, peraltro già garantite e vigilate dagli ordini che oggi, però, scendono in campo per emanare regolamenti ad hoc e prevedere anche forme di finanziamento visto che l’aggiornamento dovrebbe essere a carico del singolo professionista. Agli stessi ordini la possibilità di fare formazione direttamente, anche se altre agenzie possono accreditarsi, entrambi con “certificato di garanzia” rilasciato dal Ministero della Giustizia, ma visto che i primi considerano formazione anche  la normale attività lavorativa, le docenze, il tutoraggio, i tavoli tecnici, la partecipazione agli organismi di categoria e anche all’assemblea annuale, è facile prevedere a chi si rivolgerà il professionista iscritto al proprio albo.

Il numero di crediti necessari, gli anni previsti per raggiungerli e le modalità variano da professione a professione, avvocati esclusi per i quali fa fede la riforma forense.