Baretta: “Merito alle Casse nella gestione oculata ed efficace delle risorse “

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In un messaggio inviato in occasione del congresso dei periti industriali, il sottosegretario all’Economia ricorda come gli investimenti degli Enti privatizzati e privati sia ” impressionante: circa 140 miliardi di euro investiti al 90% in debito pubblico, metà italiano e metà di altri paesi. Un flusso annuale di circa 15 miliardi”.

E si complimenta con le Casse.  “La destinazione definitiva di queste risorse è quella di assicurare una pensione dignitosa agli associati e dobbiamo riconoscere il merito di promotori e amministratori che hanno garantito una gestione oculata ed efficace. Se solo il 10% in più di queste risorse si orientasse verso l’economia reale, si tratterebbe dell’equivalente di circa 1 punto di Pil, una quantità finanziaria compatibile con le risorse e le finalità di Fondi e Casse ma straordinariamente importante per il Paese”.

Una sfida che, ricorda Baretta “sia le Casse che i Fondi si sono detti disponibili ad accettare nel presupposto, comunemente condiviso, che non si tratta di un obbligo, un prestito forzoso, ma una libera scelta fondata su valutazioni di merito”. E, in questo percorso, “la Legge di Stabilità 2015, attualmente in discussione, ha introdotto nuovi interventi sulla tassazione dei rendimenti di queste forme pensionistiche. Credo che il dibattito parlamentare che si sta sviluppando porterà ad una maggiore consapevolezza circa il fatto che queste rendite non possono essere considerate, anche ai fini della tassazione, come tutte le altre rendite finanziarie data la loro finalità esclusivamente previdenziale. Personalmente mi sto adoperando in questa direzione e, tuttavia, non credo che gli interventi sulla tassazione debbano mettere a rischio la nascita di un Fondo per la crescita dell’economia del Paese. Tale Fondo del resto, avrà una propria convenienza intrinseca che consentirà l’accesso ad investimenti connessi alla natura e alle finalità di Fondi e Casse”.