Ultrabroadband….per l’Italia un’utopia? Più investimenti nelle aree meno popolari

Nel momento in cui finalmente la rete a banda larga non è più sconosciuta a molti dei non addetti ai lavori, il futuro della comunicazione pare però viaggiare a una velocità ancora più rapida e la sfida è rappresentata dalla diffusione della rete a banda ultra larga o ultrabroadband. Questo tipo di rete permetterà di usufruire ancor di più di servizi come il cloud computing o lo streaming in Full HD.

Lo sa bene l’Europa . Dal 2011 al 2014  la realizzazione delle reti ultrabroadband è passata dal 48% al 68% con un incremento dell’ultimo anno di ben 6 punti. E il nostro Paese? Come evidenzia l’infografica di Fastweb, il problema principale è che la copertura delle aree rurali della rete ultrabroadband è praticamente inesistente. Quindi se la rete a banda larga in Italia ad oggi si è affermata con una buona percentuale rispetto all’Europa, la diffusione delle reti a banda ultra larga è ancora molto lontana dalla media europea: 5,4% vs 31%.

Da dicembre 2013 a dicembre 2014 l’evoluzione della rete ultrabroadband in Italia è passata dal 21% al 36%; secondo l’infrografica di Fastweb, però, entro la fine del 2015 si arriverà al 51% di diffusione e con una crescita di 15 punti all’anno. Entro il 2018 si potrà arrivare a una copertura del 75% del territorio.

Cosa fare, allora? L’analisi di questi dati non può che far raggiungere un’unica conclusione: se non si interviene sulla domanda della rete ultrabroadband e sulla sua diffusione in aree meno popolate, forse gli obiettivi paventati per il 2018 saranno solo un’utopia.