18 gennaio, è questa la data prevista per l’entrata in vigore la direttiva 2013/55/Ue in base alla quale i liberi professionisti possono esercitare liberamente all’interno del mercato europeo. E’ il Ministero dello Sviluppo Economico, con la circolare 3685/C del 30 dicembre 2015 , a spiegare che “i prestatori che legittimamente operano in uno Stato membro dell’Unione, siano essi persone fisiche o giuridiche, hanno diritto di offrire i propri servizi a destinatari residenti in altri Stati membri, su base temporanea e senza che da ciò derivi la necessità di uno stabilimento nello Stato del destinatario della prestazione offerta”.
Così la normativa europea entra in vigore senza l’approvazione di uno specifico provvedimento di recepimento da parte del Governo che verrà comunque bypassato perché le disposizioni UE verranno comunque applicate visto che stiamo parlando di una procedura semplificata con una richiesta che si presenta online alle autorità nazionali. L’esperienza professionale richiesta è dimezzata a un anno (prima ce ne volevano due), nel corso dei dieci anni che precedono la prestazione di servizi, a meno che la professione non sia diversamente regolamentata nello Stato membro di origine.
La tessera professionale europea parte con alcune professioni ad alto tasso di mobilità, come medici, infermieri, farmacisti, fisioterapisti, ingegneri, guide alpine, agenti immobiliari. Gli appartenenti ad altre professioni continuano a ricorrere alla procedure classiche per esercitare in altri Paesi europei, ma è previsto un ampliamento delle nuove regole.