Pil su e giù. Riprendono i consumi e va meglio sul fronte “accesso al credito”

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La stima preliminare del Pil per il primo trimestre 2016 (+0,3%) ha confermato – si legge nello studio pubblicato ieri dall’Istat (in allegato) – il proseguimento della fase espansiva dell’economia italiana avviatasi agli inizi dell’anno precedente. Alcuni dei fattori a supporto della crescita quali il basso livello dei prezzi dell’energia, la riduzione dei tassi di interesse e il graduale miglioramento della fiducia tra gli operatori sono attesi produrre i loro effetti anche nell’anno corrente.

Le prospettive di breve termine suggeriscono una prosecuzione della ripresa dei ritmi produttivi, con un rafforzamento atteso nel secondo semestre; in media d’anno l’aumento del Pil è previsto accelerare rispetto alla dinamica del 2015 (+1,1%). La domanda interna al netto delle variazioni delle scorte dovrebbe contribuire positivamente per 1,3 punti percentuali, supportata dalla crescita dei consumi privati. La domanda estera fornirebbe un contributo negativo per un decimo di punto percentuale, in miglioramento rispetto alla dinamica dell’anno precedente. Anche per le scorte è atteso un apporto negativo alla crescita del prodotto pari a un decimo di punto percentuale.

La progressiva ripresa della spesa delle famiglie residenti registrata nel corso del 2015 (+0,9% in media d’anno), è attesa consolidarsi nel 2016. La dinamica positiva dell’occupazione e l’incremento delle retribuzioni, che si accompagna alla fase di decisa riduzione dei prezzi, dovrebbero sostenere il potere d’acquisto delle famiglie anche nell’anno in corso.

Nel 2016, i consumi nazionali sono attesi accelerare rispetto allo scorso anno supportati dalla spesa delle famiglie residenti e delle istituzioni private senza scopo di lucro (+1,4%) mentre la spesa delle amministrazioni pubbliche registrerebbe un incremento più contenuto (+0,2%).

In un contesto di politica monetaria fortemente accomodante e di un miglioramento delle condizioni di accesso al credito delle imprese, il graduale rafforzamento della ripresa economica e i provvedimenti di politica fiscale a livello europeo e nazionale costituiranno i principali elementi di stimolo al processo di accumulazione del capitale. Nel corso del 2016, si prevede una progressiva accelerazione della crescita degli investimenti (+2,7%) trainata principalmente dalla componente delle macchine e attrezzature cui si accompagnerà la graduale ripresa del ciclo delle costruzioni.