Epap. Approvata la delibera dal Ministero del lavoro. Più soldi sui montanti

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Arriva un’iniezione di liquidità per irrobustire i montanti degli iscritti all’Epap: l’Ente previdenziale pluricategoriale (nei cui elenchi figurano chimici, geologi, attuari e dottori agronomi e forestali) potrà accreditare annualmente sui montanti individuali dei professionisti, «in misura proporzionale, una somma aggiuntiva massima pari al 60% dell’extra-rendimento», ovvero della quota ottenuta dalla differenza tra i ricavi acquisiti dagli investimenti finanziari della Cassa pensionistica privata e le rivalutazioni di legge.

A consentirlo l’approvazione da parte del ministero del welfare della delibera con cui l’Istituto di previdenza presieduto da Stefano Poeta aveva formulato ai dicasteri vigilanti (oltre a quello di via Veneto, al ministero dell’economia, ndr) una richiesta per distribuire risorse agli associati, affinché possano, al termine dell’attività professionale, godere di prestazioni pensionistiche più consistenti; nel comparto della previdenza privata, in precedenza, analoga scelta era stata portata avanti dalla Cassa dei dottori commercialisti (Cnpadc) che ha ricevuto, nell’estate dello scorso anno, il parere favorevole dei ministeri (si veda anche ItaliaOggi del 17 settembre 2016).

Spetterà al Cda dell’Epap, è stato spiegato in una nota, la facoltà di «assumere la delibera per determinare annualmente il tasso di capitalizzazione pari almeno alla media quinquennale del tasso di variazione del Pil nominale, previa verifica del rispetto del vincolo dell’equilibrio tecnico, attuariale, economico e finanziario». E verrà destinata a un fondo di garanzia la differenza tra il rendimento annuo degli investimenti e gli importi deliberati in sede consiliare complessivamente attribuiti a titolo di capitalizzazione dei montanti. Soddisfatto il numero uno dell’Ente, secondo cui si è dinanzi ad «un momento storico», poiché viene permesso alla Cassa di «dare seguito a uno dei principali obiettivi di politica previdenziale che gli amministratori si erano prefissati: aumentare il montante anche come azione verso la strada dell’adeguatezza delle pensioni» sebbene, ha concluso Poeta, ciò non costituisce «la soluzione a tutti i problemi» della congruità del futuro assegno di chimici, geologi, attuari e dottori agronomi e forestali.