Enpab e welfare. La Corte dei Conti dice sì

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“F come formazione ma anche W come welfare. L’Enpab ha da tempo organizzato le sue strategie di Cassa orientando le scelte verso un welfare strategico che tenga conto delle criticità della libera professione che ha come caratteristica generale una base reddituale piuttosto bassa e un ingresso nel mercato del lavoro in profonda trasformazione.”, così la Presidente Tiziana Stallone che ha “portato a casa” il via libera della Corte dei Conti proprio sulle azioni di welfare messe in campo dalla Cassa di previdenza dei biologi.

E d’altronde l’ultima nata in Cas(s)a Enpab è di tutto rispetto visto che stiamo parlando di un master, gratuito perché interamente finanziato da Regione Liguria con fondi comunitari, indirizzato a formare professionisti esperti in approcci integrati alla nutrizione, rispondendo alla richiesta della popolazione di essere guidata verso un’alimentazione personalizzata, sulla base di fattori di rischio, età ed esigenze e verso stili di vita salutari.

“Il Master fornirà competenze per costruire una relazione ottimale con il paziente – spiega la Presidente Stallone – e per collaborare con le altre figure professionali impegnate nella gestione e tutela della salute, oltre che indirizzare all’attività libero-professionale. Obiettivo è proprio formare una figura di Biologo Nutrizionista in grado di proporre soluzioni integrate sia a persone con problemi ponderali, sia a pazienti con allergie e intolleranze alimentari, malattie infiammatorie croniche, autoimmuni, neuro-degenerative, nonché di fornire l’adeguato supporto nutrizionale durante la gravidanza, l’allattamento, l’età pediatrica l’invecchiamento e l’attività sportiva”.

Sostegno alla professione anche attraverso una formazione al passo con i tempi, uno degli obiettivi riconosciuto anche dalla Corte dei Conti che ha voluto sottolineare “la concretezza e la positività” delle iniziative di welfare strategico messe in campo dall’Enpab, che “rappresentano un momento di fruizione professionale e di diffusione dell’esperienza avute sul campo”, che “favoriscono una formazione

“La nostra Cas(s)a di previdenza – conclude la Presidente Stallone – è stata in assoluto la prima a credere fino in fondo nel welfare e dotarsi di linee guida per iniziative che andassero in questa direzione. In un momento di crisi della professione, per cause soggettive o anche per cause esogene, è fondamentale sostenere, affiancare e rivendicare la centralità della nostra professione e professionalità. Più volte mi sono soffermata sulla necessità che una equa previdenza non può prescindere da un equo lavoro, ed è questo lo spirito positivo che volevo e ho voluto partecipare con i miei iscritti”.