30 miliardi è quanto ammonta la manovra economica 2020 targata Governo Giallo-Rosso. 120 pagine della Nota di aggiornamento al Def (in allegato) approvate ieri sera dal Consiglio dei ministri dopo serrati incontri, anche notturni, per trovare “la quadra”.
Disattivazione dell’aumento Iva, deficit 2019 e 2020 al 2,2%, limate le previsioni Pil e varati due fondi di investimento per un totale di 50 miliardi di euro per progetti green, questi in sintesi i punti salienti che hanno fatto ammettere al Presidente del Consiglio, Giuseppe Conte, e al Ministro dell’economia, Roberto Gualtieri, di avere davanti “sfide impegnative e un programma ambizioso.
“Abbiamo trovato i 23 miliardi e la prima buona notizia è che sterilizziamo – ovvero congeleremo l’aumento – l’Iva – così il premier Conte dopo l’approvazione del NaDef che sottolinea però “Sono andato a chiedere la fiducia in Parlamento e ho preso un impegno per far volare l’Italia, non mi posso accontentare solo di sterilizzare l’Iva”.
Ed infatti, nel comunicato stampa diffuso dopo l’approvazione del testo si legge:
“Gli interventi saranno prevalentemente volti ad assicurare la crescita economica in un contesto di sostenibilità delle finanze pubbliche attraverso l’incremento degli investimenti pubblici, in particolare di quelli per l’innovazione, per la conversione all’economia verde e per il potenziamento delle infrastrutture materiali, immateriali e sociali, a partire dagli asili nido; l’azzeramento delle clausole di salvaguardia sull’Iva per il 2020 e la loro riduzione per il biennio 2021-2022; la riduzione del carico fiscale sul lavoro; l’aumento della produttività del sistema economico, della pubblica amministrazione e della giustizia; la digitalizzazione dei pagamenti; il rafforzamento delle politiche di riduzione delle disuguaglianze e della disoccupazione, a partire da quella giovanile e femminile; la lotta all’evasione fiscale”.
Per quanto riguarda la programmazione delle finanze pubbliche, per il 2020 la NaDef fissa un obiettivo di indebitamento netto (deficit) pari al 2,2% del prodotto interno lordo (PIL). Rispetto alla legislazione vigente, che determinerebbe un rapporto deficit/PIL pari all’1,4%, si configura quindi lo spazio di bilancio per una manovra espansiva pari a 0,8 punti percentuali di PIL (circa 14,5 miliardi di euro).
Rispetto al 2019, nel quadro programmatico di finanza pubblica, l’indebitamento netto risulta invariato, mentre il rapporto tra debito e PIL diminuisce di 0,5 punti percentuali. L’indebitamento netto strutturale registra una riduzione di 0,1 punti percentuali.
Grazie al sostegno alla crescita assicurato dalle misure espansive, nel 2020 è attesa una crescita del PIL pari allo 0,6%. Si prevede inoltre una riduzione del tasso di disoccupazione e un incremento sia delle unità standard di lavoro sia del numero di occupati superiore a quello atteso a legislazione vigente.