di Simona D’Alessio
Gruppo di esperti (di «alto livello») cercasi, al ministero dello Sviluppo economico, per contribuire alla stesura del «Libro Bianco per il ruolo strategico della comunicazione nei processi di trasformazione digitale». Ma non percepiranno compensi (né «indennità di carica», e neppure «gettoni di presenza»), perché è previsto che i 21 soggetti da selezionare, «personalità del mondo dell’accademia, della ricerca, delle professioni e della consulenza», operino «senza oneri a carico della finanza pubblica». È ciò che si legge in un avviso pubblico del dicastero di via Molise, che fissa la scadenza per le manifestazioni d’interesse al 30 ottobre, al termine della quale una commissione (che include rappresentanti della Pubblica amministrazione) valuterà le domande pervenute, così che i componenti del gruppo, presieduto dal sottosegretario con delega alle politiche per il digitale Mirella Liuzzi del M5s (o da «un soggetto delegato»), possano esser «nominati con decreto del ministro dello Sviluppo Economico» e «rimanere in carica dodici mesi, eventualmente prorogabili», fino all’elaborazione del documento.
Ma quali sono le caratteristiche richieste? I «requisiti di comprovata esperienza e professionalità» dovranno esser «strettamente pertinenti, anche a livello europeo e/o internazionale, in materia di comunicazione e Ict, comprese le competenze di chiara rilevanza in ambito tecnologico, imprenditoriale, giuridico e scientifico», insieme alla «comprovata capacità di render note efficacemente le esigenze e le istanze degli «stakeholder», o dell’organismo di riferimento»; come per ogni concorso pubblico, i candidati saranno tenuti a specificare di non aver ricevuto condanne, di non aver in corso procedimenti penali e di non trovarsi in «situazioni di inconferibilità e incompatibilità» (in base al dlgs 39/2013), ovvero di non esser «in conflitto di interessi» ai fini dell’espletamento dell’incarico.
Infine, oltre al «curriculum vitae», occorrerà allegare alla domanda una «lettera motivazionale», contenente già una «visione» e dei «primi suggerimenti» di «policy» sugli «ambiti rilevanti, al fine dell’elaborazione del Libro bianco». E con la consapevolezza che, recita l’avviso ministeriale, «ai componenti del gruppo non spetta alcun compenso».






