di Stefano Poeta *
In un momento in cui prevalgono più le paure del futuro che le ambizioni professionali attiveremo un progetto di grande respiro a beneficio di tutti. Nei fatti, EPAP ha adottato, quale visione politica specifica in materia, un concetto di “Welfare attivo» inteso sia nella sua parte “Corporate” (azioni finalizzate alla sfera professionale), sia nella sua parte “Retail” (azioni riferibili alla sfera del benessere individuale dell’iscritto nella sua accezione più ampia, comprendendone anche la famiglia).
L’iscritto è veramente posto al centro delle dinamiche di welfare, comprendendone quanto più possibile i vari momenti della sua vita (professionale e non) su un arco di 360°, riposizionando le azioni nella sfera proattiva.
EPAP ha costituito un’apposita commissione che ha strutturato il proprio lavoro di indirizzo con una grande attenzione al concetto di “empowerement” professionale, con l’obbiettivo di aumentare la capacità imprenditoriale dei propri iscritti, in ottiche formative transidisciplinari, grazie all’aumento sia delle soft skills che delle hard skills., con uno speciale focus sui giovani le relative problematiche di ingresso (e di posizionamento stabile sul mercato) nel mondo del lavoro professionale.
In conclusione, come riportato nel proprio bilancio previsionale 20121 recentemente approvato, EPAP, in materia di welfare, ritiene obsoleta una visione di Cassa concentrata su piccoli sussidi da distribuire a pioggia. Le risorse vanno utilizzate per generare effetti moltiplicativi di opportunità e di redditi, investendo sugli iscritti sia quando sono nel pieno delle possibilità e delle condizioni, come quando sono in reale difficoltà.
Presidente Epap