Cingolani “Queste le linee programmatiche del nuovo Ministero”

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“La nuova missione del ministero è una missione che integra e permea gli aspetti di protezione ambientale nella prospettiva dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica” così il Ministro della transizione ecologica Roberto Cingolani presentando le linee programmatiche del ministero alle commissioni congiunte delle Camere.

“Il concetto di transizione ecologica non è univocamente definito tra gli Stati. Vi è infatti una tale disuguaglianza a livello planetario che quello che per i Paesi industrializzati e più evoluti è una transizione, per altri è qualcosa di materialmente impossibile – ha spiegato il Ministro –  Nonostante gli obiettivi di sostenibilità ambientale siano chiari a livello globale, la strada percorribile non è la stessa per tutti. Questo è un aspetto che investe di grande responsabilità il nostro Paese”.

“La responsabilità è grande non solo perché dobbiamo trovare la via giusta di un percorso non predefinito, ma anche perché il punto di partenza di questo percorso è la situazione economica e sociale determinata dalla perdurante pandemia: una situazione complessa in cui appare difficile, a  prima vista, conciliare istanze sociali e ambientali completamente diverse, istanze che pure devono essere composte in una soluzione politica. È una responsabilità verso gli Italiani. È una responsabilità verso il resto del Mondo, in considerazione dei risvolti geopolitici che scaturiscono dalle scelte energetiche dell’Italia e del ruolo di traino che la tecnologia e l’intelligenza italiane devono continuare a mantenere nel tracciare un percorso virtuoso verso forme di sviluppo sostenibile”.

Il Ministro ha parlato anche di debito ambientale “che diversamente da quello economico è, per sua natura, un debito comune che trascende i confini degli Stati e non è esigibile esclusivamente in capo a chi lo ha prodotto, che sia una generazione o una collettività, distanti nel tempo o nello spazio. Inoltre, siamo già gravati da un debito ambientale contratto nei passati decenni, il cui montante sarà sempre più faticoso recuperare, se non agiamo per tempo”.

L’azione del Ministero sarà indirizzata su tre temi specifici ossia la tutela della natura, del territorio e del mare; la transizione ecologica e la interdipendenza della sfida climatica e di quella energetica. La nuova missione del Ministero è quindi una missione che integra e permea gli aspetti di protezione ambientale nella prospettiva dello sviluppo sostenibile e della transizione ecologica.

“In termini di pianificazione, l’Italia – ha detto Cingolani – si è dotata di un Piano nazionale integrato energia e clima (PNIEC), che individua i target al 2030 sulle varie dimensioni e rappresenta l’impegno e il contributo del Paese all’attuazione del cosiddetto “Pacchetto clima energia”.

Mercati energetici

Il Ministero procederà al recepimento della Direttiva 944/2019 e del Regolamento 943/2019 sull’integrazione del mercato elettrico europeo; all’attuazione dei meccanismi di remunerazione della capacità di produzione di energia elettrica (capacity market); allo sviluppo di sistemi di accumulo (pompaggi); agli sgravi sugli oneri generali di sistema che gravano sulle imprese a forte consumo di gas; al superamento del regime dei prezzi regolati di energia elettrica e gas; alla redazione dell’elenco dei venditori di energia elettrica e dell’elenco dei venditori di gas.

Energie rinnovabili

Primo step definire il decreto – atteso ormai da anni – relativo agli incentivi per la produzione di energia elettrica da fonti rinnovabili (cd. FER2) ed estendere la durata temporale del cosiddetto FER1, al fine di consentire nuove procedure di asta o registro anche dopo settembre 2021. Sono inoltre attesi il decreto interministeriale per incentivare gli impianti a biogas entrati in esercizio prima del 2007 che non godono di altri incentivi pubblici sulla produzione di energia e il decreto che modifica la disciplina dei controlli e delle sanzioni in materia di incentivi per la produzione di energia da fonti rinnovabili di competenza del Gestore dei Servizi Energetici – GSE SpA.

Il Ministero procederà inoltre al recepimento della direttiva (UE) 2018/2001 sulla promozione dell’uso dell’energia da fonti rinnovabili (RED II) e alla individuazione delle aree idonee e non idonee all’installazione di impianti a energia rinnovabili. Nell’ambito delle questioni connesse al recupero di efficienza energetica, deve essere concluso l’iter di approvazione del decreto che definisce gli obiettivi del meccanismo dei Certificati bianchi nel periodo 2021-2024. È di prossima approvazione la Strategia per la riqualificazione del parco immobiliare nazionale (STREPIN), prevista dalla direttiva EPBD III.

Mobilità sostenibile

Sul versante della mobilità sostenibile, il Ministero darà promozione alle energie rinnovabili nel settore dei trasporti con l’attuazione del Piano di azione per la mobilità sostenibile, previsto nel recepimento della cd. direttiva DAFI. Le azioni specifiche riguardano la promozione dei biocarburanti, del biometano e dell’idrogeno con uno specifico riferimento all’ambito dei trasporti.

“Occorre però puntare decisamente sulla mobilità elettrica – ha concluso il Ministro – sviluppando una tecnologia degli accumuli che permetta di costruire una filiera nazionale delle batterie e incrementando, a tal fine, la ricerca nazionale”.