2 novembre. Enpam: Parlamento ricordi medici caduti con giusti indennizzi

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In occasione della giornata di commemorazione dei defunti, l’Enpam invita il Parlamento ad atti concreti per mantenere viva la memoria di tutti i medici che sono caduti lottando contro il Covid-19. In particolare l’ente previdenziale dei medici e degli odontoiatri spinge per l’approvazione di un giusto ristoro per i familiari dei camici bianchi che non avendo un contratto di dipendenza sono finora rimasti esclusi dagli indennizzi di Stato.

“Medici di famiglia, pediatri di libera scelta, specialisti convenzionati e liberi professionisti hanno combattuto contro il virus sin dall’inizio, troppo spesso a mani nude, e hanno pagato con la loro vita l’impegno per la salute dei pazienti e della collettività svolto anche se mancavano i dispositivi di protezione – ricorda il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti –. In questa occasione di commemorazione ci auguriamo che possa progredire l’iter parlamentare del disegno di legge 2350 sul Giusto ristoro che ci permetterebbe di dare un indennizzo alle famiglie dei medici caduti a seguito del Covid e che sono finora rimaste escluse da risarcimenti. Speriamo inoltre che tutti i familiari possano essere inclusi”.

Il ddl 2350 sul Giusto ristoro è un disegno di legge trasversale presentato a firma dei senatori Maria Cristina Cantù, Tommaso Nannicini, Sergio Puglia, Paola Binetti, Francesco Zaffini, Vasco Errani, Annamaria Parente, appartenenti rispettivamente ai gruppi Lega, Partito Democratico, Movimento 5 Stelle, Forza Italia, Fratelli d’Italia, Articolo Uno-LeU e Italia Viva. La scorsa settimana il ddl è stato assegnato all’esame della Commissione Igiene e Sanità del Senato.

La norma affiderebbe all’Enpam l’onere di versare un risarcimento alle famiglie dei medici caduti per Covid-19 e una pensione speciale agli invalidi, da finanziare con le tasse pagate sui rendimenti patrimoniali dell’ente di previdenza.