Cassa Forense. Aumenta le quote in Bankitalia

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La Cassa presieduta da Valter Militi ha deciso di incrementare la sua quota di capitale di Banca d’Italia, arrivando a detenerne il 4,93%.

Nei giorni scorsi, infatti, il Consiglio di amministrazione ha deciso di aumentare la propria partecipazione nelle quote dell’Istituto centrale, salendo dal 3%, in precedenza detenuto, fino ad un massimo del 5%.

“Già negli anni passati l’investimento di Cassa forense nelle azioni della Banca centrale aveva consentito all’Ente di ricevere dividendi per un ammontare complessivo di oltre 60 milioni di euro, con un rendimento annuo superiore al 4,5%. Ora questo nuovo intervento – si legge nella nota diramata dalla Cassa degli avvocati – assimilabile per rischiosità all’acquisizione degli strumenti di debito pubblico italiano, pur se molto più remunerativo. È un investimento che risponde a un duplice criterio: da un lato proseguire nell’azione a sostegno dell’economia reale del Paese, dall’altro lavorare nell’interesse della sostenibilità finanziaria dell’Ente per garantire il futuro previdenziale della categoria”.

A consentire questo nuovo sviluppo, come accennato, la manovra economica “che ha permesso di redistribuire le quote superiori al 5% nel portafoglio dei due maggiori istituti di credito italiani, Intesa San Paolo con il 16,8% e Unicredit con l’8,42%, capitale privo di rendimenti in quanto ben oltre la soglia precedentemente fissata del 3% e i cui dividendi, dunque, finivano nel fondo di riserva per un accantonamento prudenziale”, si legge.