La Commissione ha pubblicato il 2° Rapporto annuale sull’implementazione del dispositivo Recovery and Resilience Facility (RRF)

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Il 19 settembre la Commissione europea ha rilasciato il secondo rapporto sullo stato di attuazione del dispositivo di ripresa e resilienza. I dati del rapporto sono aggiornati al 1° settembre 2023, con esborsi pari a 153,4 miliardi di euro (relativi a 34 richieste di pagamento, di cui 9 in valutazione).

Le revisioni ai Piani sottoposte all’attenzione della Commissione dagli Stati membri sono state 25 revisioni mentre sono 22 le integrazioni di capitoli “REPowerEU” nei Piani di ripresa e resilienza (i fondi REPowerEU dovranno essere impegnati entro il 2023 posto che la Commissione concluda la valutazione entro il mese di novembre 2023 (per consentirne l’adozione nel Consiglio ECOFIN di dicembre).

A due anni e mezzo dal suo avvio, il dispositivo di ripresa e resilienza (“RRF”) dell’UE riveste un ruolo chiave per migliorare la resilienza delle economie degli Stati membri. Dalla pubblicazione dell’ultima relazione annuale, a marzo 2022, il contesto economico e geopolitico è cambiato notevolmente. L’aggressione immotivata dell’Ucraina da parte della Russia ha causato un’impennata dei prezzi dell’energia nel 2022, evidenziando le vulnerabilità derivanti dalla dipendenza dai combustibili fossili russi e facendo aumentare vertiginosamente l’inflazione (e il “costo della vita” per molte famiglie).

In questo contesto, lo strumento di ripresa e resilienza è stato adattato al fine di affrontare queste nuove sfide, incorporando al contempo l’esperienza unica di questo strumento innovativo basato sulle prestazioni. La relazione pubblicata dalla Commissione fa pertanto il punto sui progressi compiuti nell’attuazione e nell’evoluzione dello strumento di ripresa e resilienza – dall’adozione del regolamento RRF nel febbraio 2021, alla modifica del medesimo a febbraio 2023 per aggiungere i capitoli REPowerEU ai PNRR, fino all’erogazione dei pagamenti (fino al 1° settembre 2023). Il rapporto mostra che sono stati compiuti importanti progressi sia nella continuità sia nella trasparenza della attuazione del RRF come pure nella protezione degli interessi finanziari dell’UE grazie all’intensificazione dei controlli e audit (la Commissione ha effettuato 14 audit ex post sul rischio per ottenere ulteriori garanzie sulla correttezza delle informazioni fornite dallo Stato membro sul loro soddisfacente adempimento (7 nel 2022 e 7 nel 2023)

La considerazione finale della Commissione è che l’attuazione del RRF appare ben avviata nel rispetto degli stretti vincoli connessi alla sua breve durata (2021-2026).

Come accennato, al 1° settembre 2023, la Commissione ha ricevuto 31 richieste di pagamento da 19 Stati membri e ha erogato un importo totale di 153,4 miliardi di euro. A queste attività si aggiungono la valutazione positiva di quattro dei sedici PNRR cui sono stati aggiunti i capitoli REPowerEU. Il Piano della Commissione “REPowerEU”, proposto a maggio 2022 come risposta dell’UE alla crisi energetica globale, ha riconosciuto il ruolo del dispositivo RRF (con altri strumenti europei, tra i quali i fondi della politica di coesione) nell’ottenere un’energia sicura, accessibile e verde. Lo strumento di ripresa e resilienza sosterrà gli Stati membri per introdurre ulteriori riforme e investimenti nei rispettivi PNRR per conseguire gli obiettivi di REPowerEU (l’indipendenza dell’UE dai combustibili fossili russi, l’accelerazione della transizione verso l’energia pulita, la riduzione dei consumi energetici, il sostegno alla riqualificazione della forza lavoro, la lotta alla povertà energetica e il sostegno alle catene di valore delle materie prime e delle tecnologie critiche legate alla transizione verde). Le misure REPowerEU che saranno incluse in appositi capitoli del PNRR si aggiungeranno alla ambiziosa Agenda verde dei programmi di sviluppo rurale pre-esistenti.

Infine, grazie al Rapporto è possibile conoscere numerosi esempi di riforme e investimenti concreti finanziati dal RRF nei vari Stati membri, che nell’insieme contribuiscono ai sei pilastri politici definiti nel regolamento dello strumento (tra i quali la transizione verde e la trasformazione digitale). Tali esempi sono resi disponibili dagli stessi Stati membri attraverso la mappa dei progetti finanziari dal RRF che è stata resa pubblica a marzo 2023 e che è costantemente aggiornata dalla Commissione in base alle informazioni pubblicate dagli Stati membri sui rispettivi cento beneficiari finali che ricevono i maggiori finanziamenti del RRF (Map of projects supported by the RRF https://commission.europa.eu/business-economy-euro/economic-recovery/recovery-and-resilience-facility_en).

Nell’allegato 2 del Rapporto (Annex 2, pagg 32-35) è riportata la scheda relativa all’Italia con lo stato dell’arte dell’attuazione (grafici su milestone e target), le richieste di pagamento presentate e attese, le modifiche richieste sul PNRR, la segnalazione dei possibili rischi di ritardo, esempi di milestone e target già completati con successo.

Per consultare Rapporto e allegati https://commission.europa.eu/publications/recovery-and-resilience-facility-annual-report-2023_en

Per una lettura complessiva dei risultati del RRF al 1 settembre 2023 (Factsheet) https://commission.europa.eu/system/files/2023-09/RRF_Annual_Report_2023_v8.pdf