L’Enpam ha rinviato al 30 giugno il termine per versare il nuovo contributo del 4 per cento a carico degli specialisti che esercitano in strutture private accreditate con il Servizio sanitario nazionale.
Resta invece fissato al 31 marzo il consueto termine per il pagamento del contributo del 2 per cento che invece è a carico delle strutture sanitarie. Queste strutture da quest’anno avrebbero dovuto riversare anche i contributi a carico dei medici, ma il Tar del Lazio per il momento ha sospeso quest’obbligo. Le società contestano il ruolo di “sostituto” per conto dell’Enpam, cioè di dover trattenere i contributi dai compensi dei medici per poi riversarli all’ente previdenziale.
Il Tar, con l’ordinanza cautelare n. 58 del 2024, ha comunque confermato l’obbligo per i medici specialisti esterni e ha scritto esplicitamente che l’Enpam potrebbe liberamente disporre che “il versamento del contributo avvenga direttamente da parte dei singoli professionisti entro la data del 31 marzo 2024”.
Tuttavia, il Consiglio di amministrazione dell’ente di previdenza dei medici e degli odontoiatri ha deciso di rinviare comunque la scadenza a giugno per non penalizzare i professionisti.
Nel frattempo l’Enpam, come già annunciato, sta studiando misure per alleggerire il peso sui medici e sui dentisti di questo nuovo contributo del 4 per cento. Il rinvio concede più tempo per giungere a una possibile modifica.