Casse di previdenza private, il Sistema “sano” del Paese

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Via via che gli Enti aderenti ad AdEPP approvano i propri bilanci il Sistema appare chiaro e rassicurante. La gestione, infatti, ne dimostra la capacità organizzativa, amministrativa e contabile e i numeri parlano da soli.

Da Enpam a Inarcassa, da Enpacl a Cassa Forense (solo per citare alcune Casse) gli obiettivi messi sul tavolo decisionale sono stati raggiunti e difesi nonostante i conflitti in Ucraina e in Medio Oriente che hanno indubbiamente pesato sui mercati mondiali. E con la consapevolezza che non bastano i risultati positivi raggiunti per “vivere sonni tranquilli” come sottolineano dalla Cassa di previdenza degli avvocati.

“E’ un importante traguardo ottenuto in un anno difficile ma che non può far abbassare la guardia rispetto agli obiettivi di sostenibilità di lungo periodo. L’Ente – sottolineano da Cassa Forense – ha infatti necessità di elaborare ed attuare riforme strutturali per garantire la positività dei saldi previdenziali e gestionali nel tempo a fronte di un quadro demografico destinato a mutare. La gestione del patrimonio è stata, come sempre, improntata a criteri prudenziali, conciliando gli obiettivi di perseguire il miglior rendimento con il minor rischio, e sottoposta al controllo degli Organismi di Vigilanza”.

Anche perché ci sono ancora situazioni da risolvere. “Nonostante un miglior incremento del reddito delle donne rispetto agli uomini – sottolineano dall’Ente presieduto da Valter Militi – permane il gender pay gap in misura pari al 50%. Ed è per questo che nel 2023 l’Ente ha destinato oltre 68 milioni di euro al welfare. L’importo più rilevante è stato dedicato alla tutela della salute degli iscritti per 33 milioni di euro, di cui 28 milioni per la polizza sanitaria, 20 milioni a sostegno della professione ed 11 milioni a sostegno della famiglia”.

“Le cifre di questo bilancio – fa eco il Presidente di Inarcassa Giuseppe Santoro – rappresentano un risultato senza precedenti. Li presentiamo con soddisfazione, ma nello stesso tempo, con la consapevolezza che si tratta del frutto di molteplici fattori e di contingenze che hanno determinato un andamento particolarmente positivo nel corso del 2023. I traguardi da raggiungere sono sempre più ambiziosi, ma con questo bilancio compiamo un piccolo passo in avanti rispetto al cammino intrapreso da tempo, che punta a promuovere uno sviluppo inclusivo e sostenibile, ad anticipare i bisogni dei nostri associati e a preservare l’equilibrio del sistema”.

Equilibrio, sostenibilità e welfare sono anche le parole d’ordine dell’Ente di previdenza dei camici bianchi. “L’apporto maggiore ai conti del 2023 è stato dato dai buoni investimenti finanziari che, insieme alle riserve accantonate, nei prossimi anni come oggi, ci permetteranno di pagare le pensioni ai medici, agli odontoiatri e ai loro familiari, senza oneri per lo Stato – dice il presidente dell’Enpam Alberto Oliveti -. Continuiamo anzi a contribuire alle entrate fiscali del Paese, con imposte per centinaia di milioni di euro, considerando quelle pagate sui rendimenti e quelle sulle pensioni”.

E dulcis in fundo, il bilancio dell’Ente di previdenza dei consulenti del lavoro è arricchito da una relazione sulla gestione integrata con fattori di sostenibilità, redatta in conformità ai principi previsti dal GRI (Global Reporting Initiative) e certificata da un ente terzo, best practice del settore degli Enti privatizzati. L’ENPACL, infatti, svolge da anni l’analisi di coerenza dei propri obiettivi strategici rispetto ai Sustainable Development Goals dell’Agenza 2030 per lo sviluppo sostenibile.

Un cammino condiviso con Inarcassa visto che tra le attività finalizzate all’ottimizzazione degli investimenti, e nella convinzione che la transizione green rappresenti una sfida essenziale, l’Ente di previdenza degli ingegneri e degli architetti ha confermato il suo impegno sul fronte ESG (Environmental, Social e Governance): la quota di strumenti sostenibili rappresenta, infatti, la maggioranza del portafoglio attestandosi a circa il 60% rispetto al totale.

 

I DATI

Cassa Forense

L’avanzo di esercizio è pari ad euro 1.406.688.476,39, con una  crescita del 39,9% rispetto al 2022, porta il patrimonio netto ad euro 17.629.361.909,13, con un incremento dell’8,67%.

I costi di funzionamento dell’Ente, pari a 35,1 mln circa, sono stati inferiori rispetto al 2022 dell’1,6%.

Il numero degli iscritti, pari a 236.946, è in calo dell’1,3 per cento rispetto al 2022.

Il numero dei trattamenti previdenziali erogato è passato da 30.986 del 2022 a 32.206 del 2023. Gli oneri pensionistici sono stati pari a circa € 1.031.234,00.

Si sono consolidati i segnali di rialzo del reddito medio dichiarato dalla categoria pari ad  € 44.654, con un aumento del 5,3%, sul 2022.

Cassa Ragionieri

La crescita dei redditi e dei volumi d’affari degli iscritti per l’anno 2022 ha permesso di accertare a consuntivo una maggiore contribuzione complessiva di 8 milioni di cui 3,9 milioni ascrivibili a una maggiore soggettiva e 4,1 milioni ad una maggiore contribuzione integrativa.

La rivalutazione di alcune immobilizzazioni finanziarie e dei valori mobiliari iscritti nell’attivo circolante si attesta su circa 55,5, milioni, mentre l’andamento in ripresa dei mercati finanziari nell’ultimo trimestre 2023, ha comportato una svalutazione dei titoli iscritti nell’attivo circolante di 46,5 milioni in forte contrazione rispetto alla svalutazione iscritta nel 2022 che stimava la rettifica di valore delle gestioni patrimoniali per le minusvalenze in formazione in 92,5 milioni di euro.

Altro elemento che ha inciso positivamente sul risultato è stato il decremento della svalutazione dei crediti verso iscritti accertato per euro 23,0 milioni con una riduzione di 7,7 milioni rispetto al budget, dovuto al minor accertamento delle sanzioni e degli interessi per mancato pagamento accertate a consuntivo. La svalutazione appostata include il residuo dei crediti contributivi del 2011. Il fondo svalutazione crediti verso iscritti alla fine dell’esercizio è pari a 238,6 milioni: il valore dei crediti verso iscritti per contributi al netto del fondo ammonta a 395,8 milioni di euro.

Enpacl

Ricavi per 292 milioni di euro (+ 6,2% rispetto al 2022), un avanzo di esercizio di quasi 100 milioni e un patrimonio che supera la cifra di 1,63 miliardi di euro (+6,5%), tale da garantire oltre 10 volte la spesa per pensioni in essere.

Nel 2023 si sono iscritti 1.078 Consulenti del Lavoro (di cui 494 donne).

Inarcassa

Si chiude con un avanzo economico di oltre 1 miliardo di euro e un patrimonio netto di 14,2 miliardi il Bilancio consuntivo di Inarcassa per l’anno 2023..

Un risultato rilevante, frutto della combinazione di più fattori: la significativa crescita del gettito contributivo legato all’aumento dei redditi di ingegneri e architetti e i rendimenti degli investimenti, sostenuti dal costante monitoraggio degli eventi finanziari e dalle azioni messe in atto per diversificare il portafoglio.

Le due categorie professionali hanno continuato a beneficiare della crescita del settore derivante dagli incentivi fiscali: il loro fatturato e reddito, infatti, sono aumentati del 20%, influenzando favorevolmente l’andamento delle entrate contributive che hanno raggiunto il massimo storico di 1,7 miliardi di euro; la gestione previdenziale – e assistenziale – si è chiusa, quindi, con un saldo positivo di 757 milioni di euro, in aumento del 30% rispetto all’anno precedente.

L’espansione del settore nel suo complesso ha avuto conseguenze anche per le Società di ingegneria che, nel 2023, sono cresciute di numero raggiungendo quasi le 11.000 unità (+5,9%), e nel 2022 (anno di riferimento per i redditi) hanno visto aumentare il loro volume d’affari del 42,1% rispetto all’anno precedente.

Resta, invece, sostanzialmente stabile la platea degli associati a cui la Cassa garantisce oltre alla previdenza, anche assistenza, tutela sociale e sostegno alla professione, che risulta quindi composta da 175.319 iscritti; i pensionati, in aumento del 5,8% rispetto al 2022, hanno raggiunto le 45.552 unità.

Il saldo della gestione del patrimonio, invece, determinato dalla differenza tra il valore dei proventi e quello degli oneri finanziari, risulta pari a 421 milioni di euro.

Aumenta, infine, nel 2023 la spesa destinata alle prestazioni assistenziali erogate per un importo di circa40 milioni di euro, di cui 18 milioni destinati alla Polizza sanitaria per gli iscritti, numeri che testimoniano l’attenzione della Cassa verso il welfare e lo sviluppo della professione.

Enpam

Nel 2023 complessivamente l’Enpam ha erogato prestazioni previdenziali e assistenziali per 3,34 miliardi di euro, in aumento di 475 milioni di euro rispetto all’anno precedente, in conseguenza soprattutto dell’incremento di nuovi pensionati e della crescita degli importi adeguati all’inflazione. Al contempo, la Fondazione ha incassato contributi per 3,52 miliardi di euro, confermando, ancora per quest’anno, il saldo positivo della gestione previdenziale.

L’ente di previdenza e assistenza dei medici e degli odontoiatri quest’anno ha aumentato a 12 i milioni di euro stanziati, tre in più rispetto allo scorso anno. I sussidi servono per sostenere le spese per il primo anno di vita dei nuovi nati (ad esempio per baby-sitting e asilo nido), o per i primi 12 mesi di ingresso nel nucleo familiare nel caso di affidamenti e adozioni.

Cassa Geometri

Il bilancio consuntivo per il 2023 si chiude con un risultato economico positivo di 182,9 milioni.

L’Ente previdenziale presieduto da Diego Buono, inoltre, vede crescere i redditi della categoria dei professionisti iscritti mediamente “del +19,4%, rispetto al precedente esercizio: la media delle entrate è, infatti, di 37.635 euro (erano 31.525 euro nel 2022). Il volume d’affari dei geometri cresce, poi, sempre mediamente, “del +13,9% ed è pari a 52.592 euro (46.177 euro nel 2022)”, sulla base, osserva Buono, dei “bonus edilizi e della crescente attenzione normativa alla ‘transizione green’, dunque la categoria sta registrando un andamento decisamente positivo”.

Cassa del Notariato

Il bilancio di esercizio della Cassa presieduta da Vincenzo Pappa Monteforte dell’anno 2023 chiude con un avanzo di gestione che si attesta a 62,8 milioni di euro e un patrimonio netto di 1.793 milioni di euro. Il costo delle pensioni dell’anno ha raggiunto il valore di 226,8 milioni di euro, 8,3 milioni in più rispetto al precedente esercizio.

La gestione del patrimonio mobiliare ha espresso per il 2023 un rendimento contabile lordo del +1,74%. Tale percentuale scende a +0,39% considerando tutti i costi sostenuti, compresi quelli fiscali.

Il rendimento finanziario (che comprende anche l’andamento del valore del patrimonio nel corso dell’esercizio) è stato pari al +7,35% lordo (+6,86%, al netto di costi e imposizione fiscale). Per quanto riguarda la gestione del patrimonio immobiliare “diretto”, il rendimento contabile lordo per il 2023 è stato del +6,87%, considerando le sole operazioni “ordinarie” di gestione, percentuale che scende al +2,21% imputando anche tutti i costi del comparto, comprese le imposte (tenendo conto anche delle operazioni straordinarie – vendite e apporti – le percentuali di rendimento salgono al +12,45% lordo e 7,79% netto).

Il rendimento finanziario della gestione ordinaria è stato del +3,61% lordo e +0,64% al netto di costi e imposizione fiscale (+7,17% lordo e +4,20% netto considerando anche le operazioni straordinarie).

Enpapi

Il Bilancio consuntivo dell’esercizio 2023 evidenzia un avanzo complessivo di 18,42 milioni di euro, “il più alto nella storia di Enpapi. Un risultato che premia l’azione amministrativa della nostra governance, che quattro anni fa ha avviato una concreta azione di risanamento dell’Ente”. Lo ha detto Luigi Baldini, presidente delll’Ente nazionale di previdenza e assistenza della professione infermieristica.

“Il risultato ottenuto – ha aggiunto – è anche legato agli ottimi rendimenti patrimoniali, 3.15% lordo e 2.64% netto che corrispondono, in valore assoluto, rispettivamente a 30,92 e 25,89 milioni di euro, superiori al più alto tasso di rivalutazione dei montanti riscontrato degli ultimi 14 anni, il 2.31%”.

Dei 30,92 milioni complessivi lordi di rendimento, 21,22 milioni, circa il 69%, sono giunti da investimenti sottoscritti o ristrutturati sulla base di delibere assunte durante la consigliatura.

Eppi 

L’avanzo di esercizio dell’Ente di Previdenza dei professionisti Periti Industriali sale a 80 milioni di euro nel 2023, dato più che raddoppiato rispetto all’anno precedente, e che porta il patrimonio netto ad oltre 1,6 miliardi di euro, con una variazione positiva del 10% rispetto al 2022.

La gestione finanziaria sfiora un rendimento lordo del 3,99%, che, al netto delle imposte fiscali, vale circa 54 milioni di euro. In aumento anche gli interessi e i dividendi incassati, che superano i 41 milioni (+58% rispetto al 2022). Una conduzione del portafoglio efficiace ma anche virtuosa, perché conta per quasi il 30% investimenti conformi ai principi ESG.

La platea dei professionisti tutelati si mantiene sostanzialmente stabile nel 2023. In aumento invece del 6% i pensionati, che superano le 6 mila unità; di questi, ben il 35% ha continuato ad esercitare la professione. Un’attività che, anche a seguito della positiva congiuntura economica nazionale del periodo e dell’impatto sulla categoria del lavoro generato dalle attività del Superbonus, ha fatto registrare nel 2023 fatturati e redditi medi in aumento del 25% rispetto al 2022: circa 78 mila euro per il fatturato e 53 mila per il reddito professionale.

Una spinta con effetto positivo anche sulle entrate contributive e gli interessi, che nel complesso si stimano a circa 186 milioni di euro per il 2023, superando le aspettative di quasi 44 milioni rispetto al 2022.