Avviata la procedura di deficit eccessivo per sette stati membri

Oltre alle procedure di deficit eccessivo nell’ambito del Patto di stabilità e crescita, è stato deciso di mantenere aperta la procedura già in atto per la Romania, che non ha ancora adottato azioni efficaci per correggere il proprio squilibrio finanziario, in essere dal 2020.Come noto, il Patto di stabilità e crescita dell’UE stabilisce che il deficit di bilancio di un paese non dovrebbe superare il 3% del PIL e il debito pubblico dovrebbe rimanere sotto il 60% del PIL. Con queste misure si intende garantire che tutti gli Stati membri ritornino, dopo le deroghe adottate a seguito della pandemia di Covid-19, a una disciplina fiscale rigorosa per prevenire l’accumulo di sbilanciamenti eccessivi. Il Consiglio mira, quindi, a contenere il debito pubblico e promuovere una crescita economica sostenibile all’interno dell’Unione. Gli Stati membri, quindi, sono sollecitati a intraprendere azioni concrete per allinearsi ai suddetti standard, prevenendo possibili crisi fiscali. Secondo i dati confermati per il 2023, tutti i sette paesi coinvolti hanno sforato il limite del 3%, in particolare, l’Italia (-7,4%); Ungheria (-6,7%); Romania (-6,6%); Francia (-5,5%); Polonia (-5,1%); Malta (-4,9%); Slovacchia (-4,9%); Belgio (-4,4%).

Le prossime mosse del Consiglio prevedono l’adozione di raccomandazioni, previste per la fine dell’anno, volte a guidare questi paesi verso bilanci più solidi e un futuro economico più sostenibile. La Commissione Europea ha già annunciato che intende presentare le sue raccomandazioni in concomitanza con il pacchetto d’autunno del Semestre europeo a novembre. In un contesto straordinario, quest’anno le raccomandazioni per gli Stati membri coinvolti nelle procedure di deficit eccessivo saranno armonizzate con il nuovo quadro di governance economica dell’UE, in vigore dal 30 aprile di quest’anno.

Gli Stati dovranno preparare piani strutturali fiscali a medio termine, dettagliando percorsi di spesa, riforme prioritarie e investimenti per i prossimi 4-7 anni. Questa innovazione mira ad assicurare che le raccomandazioni del Consiglio siano pienamente integrate nei piani di riforma economica a lungo termine degli Stati membri.

L’adozione della procedura di deficit eccessivo segna un ritorno alla normale operatività dopo la sospensione della clausola di salvaguardia generale durante la pandemia di Covid-19. Questa sospensione aveva temporaneamente allentato le rigide regole fiscali dell’UE, permettendo agli Stati membri di adottare misure straordinarie per affrontare la crisi economica causata dalla pandemia.

Con la ripresa delle procedure di deficit eccessivo, il Consiglio e la Commissione avviano il ritorno alla disciplina fiscale dell’UE per una maggiore stabilità e resilienza finanziaria. La decisione di avviare la procedura di deficit eccessivo per ciascuno dei sette paesi è stata formalizzata il 24 luglio, quando il COREPER ha dato il via libera al processo decisionale, culminato con l’approvazione formale nel Consiglio.

Con la ripresa delle procedure di deficit eccessivo, il Consiglio e la Commissione avviano il ritorno alla disciplina fiscale dell’UE per una maggiore stabilità e resilienza finanziaria. La decisione di avviare la procedura di deficit eccessivo per ciascuno dei sette paesi è stata formalizzata il 24 luglio, quando il COREPER ha dato il via libera al processo decisionale, culminato con l’approvazione formale nel Consiglio.

Come si legge nelle decisioni relative alle procedure di deficit eccessivo adottate, è essenziale che l’UE mantenga una vigilanza costante sulla disciplina di bilancio per evitare future crisi economiche e garantire la stabilità a lungo termine dell’eurozona, a fronte del contesto di sfide economiche globali e tenuto conto dei rischi geopolitici in aumento.

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