“Il grido d’allarme: la detrazione sugli investimenti in titoli potrebbe scendere dal 10 all’8 per cento. Cresce il rischio di bloccare le iniziative a supporto dell’economia reale con un freno ai nuovi progetti” così il giornalista del quotidiano Rosario Dimito affronta il tema della detrazione sugli investimenti in titoli che potrebbe essere ridotta a causa di una norma contenuta nel Ddl Concorrenza.
“Questa disposizione – scrive il giornalista – se venisse approvata, potrebbe abbassare i risparmi sui titoli fiscalmente agevolati dal 10 all’8%, si tratta di investimenti Pir compliant. I titoli fiscalmente agevolati sono quelli nel private market, comprendenti private equity (investimenti in aziende in crescita), private debt (strumenti di debito sottoscritti tramite canali non bancari) e venture capital (attività di investimento capitalistico per finanziare l’avvio o la crescita di un’attività in settori ad elevato potenziale di sviluppo, innovazione e attrattiva, anche se l’investimento è rischioso)”.
Ed aggiunge “Solo i primi tre enti per patrimonio – Enpam con 27 miliardi, Cassa Forense 18 miliardi, Inarcassa 14 miliardi – potrebbero subire una penalizzazione di circa 6-8 milioni in tutto. Queste nubi si avvicinano alla ripresa delle attività di settembre con le casse che sicuramente sono chiamate a partecipare a varie iniziative a partire dal Fondo dei fondi, rientrante nel Progetto rilancio guidato dalla Cdp”.
Il giornalista, nel suo articolo, infine, sottolinea che nel 2022 le Casse hanno investito nell’economia domestica circa 37 miliardi, di cui 9,2 miliardi in titoli di stato, 2,7 miliardi in immobili, 6,1 miliardi in titoli di capitale.