La Vicepresidente della Commissione europea, Kaja Kallas, Alto Rappresentante dell’UE per gli affari esteri e la politica di sicurezza, ha rilasciato una dichiarazione sul cessate il fuoco a Gaza entrato in vigore il 19 gennaio 2025.
Nell’accogliere con grande soddisfazione l’accordo raggiunto, la Vicepresidente ha definito il cessate il fuoco “un passo fondamentale che pone fine a oltre 15 mesi di ostilità e apre la strada alla liberazione graduale degli ostaggi, tra cui alcuni cittadini europei. Questo accordo rappresenta un sollievo per migliaia di famiglie e un’importante opportunità per alleviare le sofferenze umanitarie nella regione”.
L’alta rappresentante dell’UE ha espresso sollievo nell’apprendere che gli ostaggi potranno finalmente riabbracciare le proprie famiglie e che gli aiuti umanitari, tanto necessari, raggiungeranno i civili a Gaza. Kallas ha inoltre sottolineato che l’accordo dovrà essere pienamente attuato per garantire la liberazione di tutti gli ostaggi e per una cessazione permanente delle ostilità. “Ringrazio in particolare gli Stati Uniti, l’Egitto e il Qatar per il ruolo cruciale svolto nella mediazione” e ha concluso “un risultato che potrebbe avere un impatto positivo sull’intero Medio Oriente”.
La Vicepresidente ha quindi ricordato i tragici eventi scatenati dagli attacchi terroristici di Hamas contro Israele avvenuti il 7 ottobre 2023, che hanno provocato una spirale di violenze nella regione, colpendo duramente civili innocenti. “L’alto numero di vittime inclusi molti bambini, è inaccettabile” ha affermato Kallas, che ha profondamente deplorato gli eventi degli ultimi 15 mesi.
Nella dichiarazione, si ribadisce inoltre l’importanza del pieno e libero accesso agli aiuti umanitari nella striscia di Gaza. In particolare, si chiede che le agenzie delle Nazioni Unite, come l’UNRWA, possano operare efficacemente per fornire supporto a chi ne ha più bisogno, garantendo un ritorno sicuro e dignitoso a Gaza per i residenti sfollati.
La Vicepresidente ha quindi riaffermato l’impegno dell’UE per una soluzione politica basata sul principio dei due Stati, con Israele e Palestina che convivono in condizioni di pace e sicurezza. Per raggiungere questo obiettivo, l’Unione continuerà a sostenere l’Autorità palestinese, appoggiandone le riforme e collaborando con Israele e i partner internazionali per rilanciare il processo politico. Nel concludere la dichiarazione, Kaja Kallas ha ribadito che l’accordo rappresenta un importante passo avanti, tuttavia, “resta ancora molto da fare per garantire una pace giusta e duratura nella regione”.