
Previsto dal Decreto Coesione, mira a incentivare la creazione di nuove attività imprenditoriali e autonome per giovani under 35. La misura offre voucher fino a 50.000 euro e contributi a fondo perduto coprendo fino al 75% delle spese. Le iniziative possono essere individuali o collettive e i beneficiari devono essere disoccupati o in condizioni di vulnerabilità. Sono stanziati 49,5 milioni di euro per il 2024 e 445,5 milioni per il 2025.
Le regioni coinvolte comprendevano Abruzzo, Basilicata, Calabria, Campania, Molise, Puglia, Sardegna, Sicilia, nonché le aree del cratere sismico del Centro Italia (Lazio, Marche, Umbria) e le isole minori marine, lagunari e lacustri del Centro-Nord. Le regioni che beneficeranno di questi nuovi incentivi saranno specificate in un futuro decreto interministeriale, anche se si prevede saranno principalmente quelle del Mezzogiorno.
Per quanto riguarda i benefici finanziari, l’incentivo offre voucher da 40 o 50 mila euro per l’acquisto di beni e servizi, oppure contributi a fondo perduto che possono coprire dal 70% al 75% degli investimenti fino a un massimo di 200 mila euro.
L’agevolazione consente di ottenere finanziamenti per progetti che riguardano l’avvio di attività autonomo, libero professionale o imprenditoriale. Queste attività possono essere intraprese individualmente o in forma collettiva e possono anche necessitare dell’iscrizione a ordini o collegi professionali.
Nelle fasi iniziali, le attività che possono usufruire dei contributi devono essere avviate con l’apertura di una partita IVA, utile sia per formare un’impresa individuale che per esercitare una professione in modo autonomo. È anche possibile avviare queste attività tramite la costituzione di società di diverso tipo, come società in nome collettivo, in accomandita semplice, a responsabilità limitata, cooperative, o tra professionisti.
I destinatari
I giovani sotto i 35 anni che rientrano in queste categorie:
- Si trovano in condizioni di vulnerabilità sociale, discriminazione o marginalità, come specificato dal Piano Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027;
- Sono disoccupati, inattivi o non lavorano;
- Sono disoccupati e ricevono supporto dal programma Gol – Garanzia di Occupabilità dei Lavoratori.
Il programma finanzia attività come la formazione e il supporto durante la fase di progettazione preliminare per l’avvio di un’impresa. Questo è in linea con quanto stabilito dal Programma Nazionale Giovani, Donne e Lavoro 2021-2027 e dal programma Gol, che includono il tutoraggio per migliorare le competenze necessarie a sostenere gli imprenditori nelle diverse fasi del loro progetto e supporto agli investimenti per l’avvio delle attività imprenditoriali.
Cosa è previsto?
Resto al Sud 2.0 fornisce sostegno economico a fondo perduto a chi intende avviare nuove attività nelle regioni del Mezzogiorno, a patto che siano soddisfatti i requisiti specificati dalla misura. Gli incentivi offerti includono:
- Voucher di avvio in Regime de Minimis: Questi voucher possono essere usati per l’acquisto di beni, strumenti e servizi necessari per iniziare le attività ammissibili. Se la sede legale dell’attività si trova nel Mezzogiorno o nelle regioni dell’Italia centrale colpite dai terremoti del 2009 e del 2016, il valore massimo del voucher è di 40mila euro. Questo importo può aumentare fino a 50mila euro se gli acquisti riguardano beni e servizi innovativi, tecnologici, digitali, o che promuovono la sostenibilità ambientale o il risparmio energetico.
- Aiuto in Regime de Minimis per spese fino a 120mila euro: Consiste in un contributo a fondo perduto che può coprire fino al 75% dei costi per avviare le attività, disponibile per quelle con sede legale nel Mezzogiorno e nelle aree del centro Italia colpite dai terremoti del 2009 e del 2016.
- Aiuto in Regime de Minimis per spese oltre 120mila euro e fino a 200mila euro: Questo contributo a fondo perduto può coprire fino al 70% delle spese per l’avvio delle attività, riservato alle imprese con sede legale nelle stesse aree geografiche sopracitate.
La misura è supportata da un finanziamento di 445,5 milioni di euro per l’anno 2025