Verso l’Unione dei mercati di capitali. Dibattito in Commissione ECON

Il 16 febbraio scorso, la Commissione ECON del Parlamento europeo ha ospitato Enrico Letta e Christian Noyer per discutere delle questioni chiave legate all’Unione dei mercati dei capitali (CMU). I due esperti hanno presentato le conclusioni dei loro recenti rapporti, Much more than a market e Developing European capital markets to finance the future, per contribuire al dibattito sulla necessità di rafforzare il mercato finanziario europeo.

Secondo i due esperti, il rilancio della competitività europea richiede un significativo coinvolgimento del settore privato. Sia il rapporto Letta sia il rapporto Draghi sulla competitività dell’UE sottolineano l’importanza di sviluppare i mercati dei capitali, la politica avviata nel 2015 con il marchio Capital Markets Union (CMU). Il documento redatto dal gruppo di esperti francesi guidato da Noyer propone, inoltre, un rebranding della CMU in “Unione del Risparmio e degli Investimenti”, per avvicinare il concetto alle esperienze quotidiane di imprese e cittadini. Il dibattito in ECON ha offerto spunti di riflessione su cinque ambiti fondamentali: cartolarizzazioni, supervisione, infrastrutture di mercato, pensioni e risparmi, e armonizzazione del diritto societario.

 

Cartolarizzazioni e rilancio dei mercati finanziari

I tre rapporti concordano sulla necessità di rilanciare le cartolarizzazioni attraverso modifiche legislative per liberare capitale bancario e stimolare i finanziamenti. Draghi e Noyer suggeriscono un trattamento prudenziale, meno penalizzante per banche e assicurazioni, e propongono una piattaforma di cartolarizzazione sostenuta da una garanzia a livello UE per migliorare l’efficienza e la standardizzazione del mercato.

 

Supervisione e consolidamento delle infrastrutture di mercato

Sul tema della supervisione, gli esperti convergono sulla necessità di rafforzare l’Autorità europea degli strumenti finanziari e dei mercati (ESMA), sebbene con differenze sul modello finale: da un regolatore unico a una supervisione centralizzata solo per le entità più grandi. Per quanto riguarda le infrastrutture di mercato, si evidenzia l’inefficienza di una molteplicità di depositari e controparti centrali. Letta e Draghi suggeriscono una maggiore integrazione a livello UE, mentre Noyer preferisce puntare sulla convergenza normativa per facilitare un’eventuale armonizzazione.

 

Pensioni, risparmi e armonizzazione del diritto societario

I tre rapporti analizzano il ruolo dei sistemi pensionistici e di risparmio nel rafforzamento della CMU. Letta propone un prodotto pensionistico comune a livello europeo, Noyer suggerisce l’ottimizzazione dei prodotti esistenti con criteri nazionali, mentre Draghi si concentra sul potenziamento dei fondi pensione di secondo pilastro.

 

Infine, l’armonizzazione del diritto societario è un tema trasversale, trattato da Letta e Draghi, ma assente nel rapporto di Noyer. Le proposte riguardano ambiti come il diritto fallimentare e fiscale, settori storicamente difficili da armonizzare, ma cruciali per il successo della CMU.

 

Verso un nuovo modello di finanziamento per l’Europa

L’audizione di Letta e Noyer ha confermato, se fosse necessario, l’urgenza di un mercato dei capitali più integrato al fine di sostenere la competitività dell’UE. Le raccomandazioni dei rapporti saranno fondamentali per le future deliberazioni del Comitato ECON, con l’obiettivo di garantire un sistema finanziario più efficiente, sicuro e inclusivo per cittadini e imprese europee.