Di Ferdinando Boccia *
Viviamo in un’epoca di straordinarie e complesse trasformazioni che stanno ridisegnando anche il panorama economico globale: la transizione digitale ed ecologica, i cambiamenti demografici e l’instabilità geopolitica stanno modificando profondamente le dinamiche di crescita e i modelli di sviluppo. Per affrontare queste sfide, servono nuove visioni e coordinate condivise. Non barriere o dazi, ma ponti da costruire insieme, con spirito di collaborazione e fiducia reciproca.
In questo contesto, gli investitori istituzionali come la Cassa Dottori Commercialisti sono chiamati a un ruolo sempre più strategico. Occorrono visione di lungo periodo, capacità di adattamento e approcci gestionali coerenti con la loro missione: garantire il futuro previdenziale degli iscritti, promuovendo al contempo l’equità tra generazioni.
La sostenibilità si conferma un tema centrale, che non può essere affrontato senza l’integrazione dei criteri ESG nelle politiche di investimento. Si tratta di un percorso ormai irreversibile, orientato non solo al rendimento finanziario, ma anche alla creazione di valore etico, ambientale e sociale. Una “transizione sostenibile” che oggi, in un clima in cui se ne tenta talvolta di ridimensionare l’importanza, risulta ancora più cruciale per un cambiamento autentico.
Allo stesso tempo, la transizione tecnologica — con l’avvento dell’intelligenza artificiale, della blockchain e delle nuove infrastrutture digitali — apre scenari inediti per la gestione del risparmio. Tuttavia, richiede nuove competenze, una regolamentazione efficace e un costante impegno verso sicurezza e trasparenza.
A questa evoluzione strutturale si affiancano fattori congiunturali di forte impatto. La cosiddetta “guerra dei dazi” sta infatti generando importanti ripercussioni macroeconomiche: aumento dei costi produttivi, tensioni sul commercio internazionale, dinamiche inflattive più intense e un clima di incertezza crescente sui mercati.
In questo scenario, il ruolo delle Casse di previdenza assume un’importanza ancora maggiore. Operano in un contesto normativo e fiscale che, spesso, non riconosce pienamente la loro natura di Enti di primo pilastro del sistema previdenziale. Una pressione fiscale eccessiva e l’assenza di misure incentivanti rischiano di limitarne le potenzialità d’investimento nell’economia reale, ostacolando il contributo che potrebbero offrire alla crescita del Paese.
Gestire il nostro patrimonio significa assumersi una responsabilità sociale. Significa coniugare rendimento e sostenibilità, adottando politiche di investimento capaci di adattarsi all’evoluzione demografica degli iscritti che incide sui sistemi pensionistici.
La Cassa Dottori Commercialisti, dalla privatizzazione nel 1994, ha iniziato un cammino caratterizzato da una visione di lungo periodo: prima a 15 anni, poi a 30 e oggi a 50 anni, per valutare la sostenibilità finanziaria, attuariale e sociale delle nostre scelte.
L’Ente gestisce un patrimonio superiore ai 12,5 miliardi di euro, di cui oltre 4,5 miliardi — pari al 36% — sono investiti sul mercato domestico. Più di 3,5 miliardi sono impiegati in strumenti mobiliari e nell’economia reale, circa 1 miliardo in asset immobiliari. Nel 2024 il rendimento lordo a valore di mercato è stato del +7,4%, con una media decennale netta superiore al +3%. Le decisioni di investimento devono sempre riflettere un equilibrio tra rischio e rendimento, una coerenza con il bilancio tecnico e la capacità di rispondere all’evoluzione demografica degli iscritti.
Il nostro Previdenza in Tour è stata un’occasione preziosa per riflettere sul nostro ruolo, sulle opportunità offerte dagli scenari economici attuali, sugli strumenti di tutela del patrimonio e sui percorsi di investimento sostenibile, insieme ai principali economisti del Paese. Solo interrogandoci sul nostro operato, “misurando” il nostro tempo e adottando una gestione lungimirante e coerente con i valori di equità e sostenibilità, potremo davvero ambire a lasciare alle generazioni future un mondo migliore di quello che abbiamo ereditato.
*Presidente Cassa Dottori Commercialisti







