Quali competenze? In matematica e lingua straniera l’Italia non brilla di luce propria

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Le competenze linguistiche e matematiche degli adulti italiani sono tra le più basse nei paesi OCSE anzi per dirla tutta in lingue straniere siamo all’ultimo posto.  “Come nella maggior parte dei paesi partecipanti all’inchiesta, esiste un’ampia differenza tra le competenze linguistiche e matematiche dei residenti nati in Italia e quelli nati all’estero – scrive l’Ocse – . Inoltre, l’utilizzo delle competenze linguistiche e matematiche sul posto di lavoro è più limitato in Italia rispetto agli altri paesi mentre la risoluzione di problemi complessi al lavoro è molto frequente.  Le competenze linguistiche e matematiche hanno un effetto positivo sulla riuscita nel mercato del lavoro e sulla vita sociale. Tuttavia, in Italia, gli effetti sul salario di tali competenze come del livello di istruzione sono piú limitati che in altri paesi a causa del sistema salariale relativamente rigido.”

Le fasce più giovani della popolazione ottengono migliori risultati e la differenza – oltre venti punti in entrambe le competenze, linguistiche e matematiche – è superiore alla media dei paesi partecipanti. Questo risultato sottolinea il significativo miglioramento ottenuto nel tempo nell’investimento in capitale umano in Italia che deve essere sostenuto con politiche appropriate. Ma resta parecchia strada da fare; infatti, anche i risultati dei giovani italiani sono ampiamente al sotto di quanto osservato per le stesse fasce d’età nella maggioranza dei paesi partecipanti all’inchiesta.

E tra uomini e donne, anche qui esiste un gender gap? Dai dati italiani non emerge alcuna differenza tra la media delle competenze linguistiche delle donne e degli uomini. Inoltre, la differenza nelle competenze matematiche è inferiore alla media dei paesi partecipanti. In un paese come l’Italia dove i tassi di occupazione femminile sono ancora molto bassi, questo risultato enfatizza ancora una volta l’importanza di incoraggiare il lavoro delle donne, portatrici di un patrimonio di competenze largamente inutilizzato, che invece avrebbe il potenziale di contribuire in modo molto rilevante allo sviluppo economico del paese.