Erasmus+ se ne parla a Roma il prossimo 6 luglio

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Il 6 luglio, presso la Sala della Protomoteca in Campidoglio si svolgerà l’incontro “Erasmus+ e il successo made in Italy. L’attrattività del sistema di istruzione superiore italiano”. Un focus quindi dedicato alla mobilità internazionale da realizzarsi con Paesi extra Europa.

La prima Call dedicata a questa azione era datata 2015, la risposta è stata molto interessante, i numeri parlano da soli e verranno discussi all’interno di due tavole rotonde, la prima dal taglio politico-istituzionale, la seconda con testimonianze dei diretti protagonisti di questa nuova forma di mobilità da e verso gli altri continenti. Dopo le conclusioni del Ministro dell’istruzione, università e ricerca, Stefania Giannini, a tutti i partecipanti verrà offerto un cocktail sulla Terrazza Caffarelli dei Musei Capitolini.

I numeri raggiunti in ambito universitario, dicevamo,  nel primo anno di attivazione,  confermano le aspettative di crescita della partecipazione e il Direttore dell’Agenzia nazionale Erasmus+ Indire, Flaminio Galli, non ha dubbi: “Il programma Erasmus+ continua ad aprire le frontiere e a sostenere lo scambio di conoscenze in Europa e nel Mondo. In questo modo si rafforza la comune identità europea, si arricchisce la formazione dei singoli studenti che poi, è dimostrato, hanno maggiori prospettive occupazionali”.

Tutti gli Atenei della Regione Emilia Romagna, i primi a rendere pubblici i dati, ad esempio, presentano un incremento delle borse Erasmus finanziate: Università Alma Mater di Bologna, 2.142 studenti in uscita (1.804 per studio e 338 per tirocinio); Università degli Studi di Modena e Reggio-Emilia, 517 studenti (427 per studio e 90 per tirocinio); Università degli Studi di Parma, 409 mobilità (321 per studio e 88 per tirocinio); Università degli Studi di Ferrara, 295 studenti (221 in atenei e 74 in azienda), che ha dalla sua anche la titolarità di un Consorzio Erasmus finanziando ulteriori 62 stage all’estero.

Ricordiamo che oltre con l’Erasmus+ è possibile effettuare una mobilità per traineeship all’estero, dai 2 a 12 mesi, presso una impresa altra organizzazione, in uno dei Paesi partecipanti al Programma, a partire dal primo anno di studi. Anche gli assistenti di lingua, così come i neolaureati, possono fare domanda di traineeship. Questi ultimi dovranno rispondere al bando di Ateneo e risultare selezionati, prima di laurearsi; dal momento del conseguimento della Laurea, ci sono 12 mesi di tempo per svolgere la mobilità di traineeship. È possibile spendere fino a 12 mesi di mobilità per traineeship per ciascun ciclo di studio; nel caso invece dei programmi di studio a ciclo unico, come ad esempio Medicina, gli studenti possono usufruire di un periodo di mobilità fino a 24 mesi. Lo studente deve essere iscritto presso un Istituto di Istruzione Superiore, titolare di ECHE, e deve partecipare al relativo Bando pubblicato annualmente dal proprio Ateneo. Per garantirne la qualità, la mobilità dovrà essere compatibile con il percorso accademico dello studente e con le sue personali aspirazioni.
Per ogni tipo di informazione riguardante le procedure di partecipazione alla mobilità Erasmus, è necessario rivolgersi agli Uffici Relazioni Internazionali del proprio istituto di istruzione superiore di appartenenza.
Per consultare e scaricare il programma completo dell’evento previsto a Roma il prossimo 6 luglio cliccare su

http://www.erasmusplus.it/wp-content/uploads/2016/06/6_luglio_Programma_draft_22_giugno.pdf