“Il lavoro che cambia”. La consultazione pubblica del Ministero del lavoro. Le prime proposte di AdEPP

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Si è tenuto ieri a Roma il Convegno “Il lavoro che cambia” promosso dal Ministero del lavoro e delle politiche sociali sul tema della consultazione pubblica omonima indetta dal Ministro Poletti in occasione del centenario dell’ILO e del prossimo G7 lavoro, che si terrà a Torino dal 30 settembre  al 1 ottobre, e che affronterà il tema del futuro del lavoro e delle sfide connesse sul piano delle tutele. Obiettivo della giornata di confronto e della consultazione raccogliere le proposte e le riflessioni sul futuro del lavoro di esperti, cittadini, amministratori, lavoratori e loro rappresentanze, imprenditori, società civile.

La Presidenza italiana del G7 contribuisce allo sforzo globale di tendere a politiche pragmatiche e lungimiranti di livello industriale ma anche nel settore delle politiche che guardano ai fattori abilitanti dell’individuo (dalle politiche per l’istruzione a quelle sociali).

L’evento di ieri ha stimolato la riflessione sui cambiamenti causati nel lavoro dalla digitalizzazione e dall’automazione con un’attenzione particolare alla quantità e qualità dell’occupazione, alle competenze necessarie e alla loro formazione, alle relazioni industriali e alla regolamentazione, alle politiche industriali e alla nuova organizzazione del lavoro e del welfare.

AdEPP da tempo analizza le performance reddituali e professionali dei professionisti che fanno capo al sistema delle Casse di previdenza e nei suoi rapporti annuali ha evidenziato i crescenti gap reddituali tra generazioni e tra generi nelle professioni ordinistiche.

Compatibilmente con il vincolo del mantenimento dell’equilibrio finanziario, le Casse hanno avviato una serie di misure di welfare a sostegno dei propri iscritti per favorire l’aggiornamento delle competenze nelle nuove tecnologie digitali, del reddito, della genitorialità, della partecipazione al lavoro delle donne professioniste madri.

Per questo AdEPP ha deciso di partecipare alla consultazione pubblica per rappresentare l’effetto sulle professioni e i professionisti  della transizione verso quella che viene definita come “Next production revolution” e avanzare alcune proposte sulle nuove competenze necessarie in un mercato del lavoro sempre più digitalizzato nel quale preservare il valore della dimensione intellettuale del lavoro professionale. Così come, nel solco tracciato della recente Legge 81/2017 c.d. Jobs Act del lavoro autonomo si avanzano proposte per un welfare sussidiario delle Casse di previdenza quale best practice italiana nel settore delle professioni.