Costa, Enasarco “Il nostro patrimonio meno dipendente dall’andamento dei mercati borsistici”

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Il Presidente di Enasarco, Gianroberto Costa, intervenuto al convegno di presentazione dello studio “La ricerca di Alpha e Beta nella irrazionalità razionale dei mercati”, organizzato da Itinerari Previdenziali, ha affrontato il tema degli investimenti e i “rendimenti sicuri”.

Presidente può riassumerci le linee del suo intervento?

“In un contesto di mercato dove è sempre più difficile trovare “rendimenti sicuri”, dalle obbligazioni al mercato azionario, questi ultimi 9 anni di politiche “espansive” delle principali banche centrali hanno cambiato in maniera fondamentale lo scenario di riferimento per l’investitore istituzionale”.

 Anche per le Casse di previdenza?

“Le Casse previdenziali sono ad un importante bivio, continuare sulle tradizionali strategie come i mandati passivi indicizzati ai principali benchmark o iniziare a diversificare importanti “fette” dei propri patrimoni in strategie “decorrelate” dall’andamento dei mercati.”

Quale è la strada che intende intraprendere Enasarco?

“Come Fondazione Enasarco proprio recentemente abbiamo revisionato l’Asset Allocation per rendere il patrimonio meno “dipendente” dall’andamento dei mercati borsistici. Questa diversificazione sta avvenendo su due binari: da un lato un piano investimenti sul mondo della c.d. “Economia Reale”: come infrastrutture, equity nelle piccole medie imprese italiane e nel debito privato sempre dedicato alle imprese. Un altro importante pilastro della nostra politica d’investimento saranno gli investimenti nei cosiddetti fondi a “ritorno assoluto”; anche in questo caso la scelta di “strategie attive” è proprio volta a costruire rendimenti il più possibile decorrelati dall’andamento dei mercati finanziari, sempre più soggetti a rischi finanziari non solo di carattere macroeconomico, ma anche geopolitico”.

E per quanto riguarda l’economia reale”

“In particolare per la nostra Fondazione, gli investimenti in “economia reale” hanno un duplice obiettivo: se da un lato ci aiutano a diversificare gli investimenti e le fonti di rendimento, dall’altro incrementano una massa critica di sostegno per le nostre imprese, strettamente correlata, poi, all’andamento della nostra categoria e dell’intero Paese”.