FMI: nel 2003 l’Italia ancora un Paese in recessione

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Il Fondo monetario internazionale ha rivisto al ribasso  le previsioni sull’economia dell’Italia: per quest’anno si attende una recessione del 2,3 per cento in termini di Pil, mentre nel 2013 la contrazione proseguirà con un ulteriore meno 0,7 per cento. Le cifre sono contenute nel nuovo World Economic Outlook, pubblicato dall’istituzione di Washington in occasione delle assemblee autunnali assieme alla Banca mondiale nel quale si sottolinea come sul 2012 il dato italiano sia il peggiore tra i grandi paesi avanzati, mentre guardando a tutta l’area euro è la terza recessione più forte dopo il meno 6 per cento previsto dal Fmi per la Grecia e il meno 3 per cento del Portogallo.
Inoltre, il capo economista del Fondo, Olivier Blanchard, ha avvertito che nel breve termine Spagna e Italia “devono continuare i piani correttivi per ridare competitività ed equilibrio fiscale e mantenere la crescita, devono essere in grado di ricapitalizzare le banche, se necessario, senza appesantire il debito sovrano” e “finanziarsi a tassi ragionevoli”.E non va meglio sul fronte

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