Gli investimenti immobiliari ai Tempi della crisi

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Questo il titolo del workshop organizzato dalla Cassa Italiana di Previdenza dei Geometri che ha voluto, come spiegato dal presidente Fausto Amadasi, fare il verso al famoso libro di Marquez “L’amore al tempo del colera”. La crisi  vista come una malattia che può affossare il sistema previdenziale privatizzato il quale reagisce interrogandosi e mettendo in campo idee a partire proprio dai citati investimenti immobiliari. Uno studio, infatti, presentato durante il convegno,e che troverete in allegato,  ha tracciato la storia passata, presente e perchè no futura di un settore che, pur nella specificità, interessa e coinvolge tutti gli Enti previdenziali privatizzati. Cifre che, uscendo dai tecnicismi e freddezza dei numeri, racconta un mondo che ha sempre la difesa dei propri iscritti al centro di ogni agire.

Un agire che deve fare i conti,  non solo con la crisi drammatica che sta attraversando il nostro Paese e con una riforma della previdenza, messa in atto dal Ministro Fornero, che costringe le Casse a sopravvivere ad uno stress test che non ha eguali nella storia, anche” con una cultura degli investimenti immobiliari che – spiega il presidente dell’Adepp e dell’Inpgi, Andrea Camporese – se da un lato registra una crescita dall’altro mette in evidenza un gap dell’industria degli investimenti immobiliari”.

“Bisogna che il mercato – ha proseguito Camporese nel suo intervento più volte ripreso dagli altri relatori – lasci sul campo parte dei suoi utili per investire su altre strutture di investimento. Anche perchè la crescita dell’investimento all’estero non solo è opportuna ma inevitabile. Esistono  possibilità certe di conoscere  operatori internazionali assolutamente qualificati”.

Concludendo il presidente Camporese ha evidenziato come oggi più di ieri sia necessario un confronto con il Governo per costruire un possibile circolo virtuoso dove all’interno ci siano parole come investimenti, lavoro, occupazione…”Ma questo – ha detto Camporese – è un sogno”.

Il Presidente di Assoprevidenza, Sergio Corbello, ha voluto sottolineare la necessità della diversificazione degli investimenti “Non è saggio – ha spiegato Corbello – centrare il tutto sull’immobiliare come spesso è stato nel passato. Credo che un futuro efficace potrà essere un investimento attraverso quote di fondi immobiliari”.

Sulla revisione del decreto 703 ha incentrato il suo intervento il dirigente della Direzione IV del Ministero dell’economia e delle finanze,   Luigi Disanto. “Dobbiamo spostare l’approccio da investimento quantitativo a investimento qualitativo – ha sottolineato Disanto – Se si vuole, infatti, scegliere l’investimento immobiliare piuttosto che su altri assett allocation, questo deve avvenire solo dopo aver valutato il rischio, la tolleranza di questo, le strutture organizzative ecc…. Il concetto base deve contenere un’attenzione ai processi e all’analisi delle strategie di investimento. Questo è il principio generale che pur tenendo conto della specificità di ogni Cassa di previdenza privatizzata resta uguale per tutte”.

A chiudere gli interventi il presidente del Mefop, Sviluppo mercato dei fondi pensione, Mauro Marè che ha sottolineato come oggi “ci sia un problema di domanda ma anche un problema di offerta. Inoltre spero che la revisione del 703 arrivi entro l’anno”.

Una revisione che lo stesso presidente dell’Adepp e dell’Inpgi, Andrea Camporese, ha definito “Un lavoro egregio . Un percorso trasparente ed interessante”.